L’arte in ogni sua espressione è una cosa seria.
Se qualcuno avesse ancora dubbi a tal proposito suggeriamo la lettura del libro, pubblicato lo scorso maggio da Dario Flaccovio editore e presentato oggi all’interno della manifestazione “Una marina di libri”, dal titolo “Street art in Sicilia. Guida ai luoghi e alle opere”.
Scritto ai sei mani da un eterogeneo trio, Mauro Filippi, architetto e fotografo, Marco Mondino, semiologo, e Luisa Tuttolomondo, sociologa urbana, la guida è il frutto di una lunga ricerca durata anni nei principali, e non solo, angoli dell’Isola.
Gli autori, ognuno nel proprio ambito, hanno trovato una formula comune per unire intenti e professionalità, formula vincente che ha portato alla realizzazione di un primo volume che accoglie gli interventi di “artisti di strada” internazionali e locali.
Dalle vie dei centri storici delle città più grandi come Palermo, Catania e Messina ai loro quartieri periferici, per arrivare ai paesini meno conosciuti e fuori dalle rotte ordinarie, come Petrosino e Castrofilippo, il libro racconta il fenomeno della creatività urbana con la precisione dell’appassionato collezionista e lo spirito dell’esploratore erudito.
Bistratta e non sempre considerata nel suo valore oggettivo, la street art presenta un numero infinito di sfaccettature e interrogativi che coinvolgono la natura stessa dell’arte (legale, illegale, commissionata, museale), i media, vecchi e soprattutto ‘nuovi’, ma anche problematiche sociali (integrazione, sviluppo e lotta della dispersione scolastica tra gli altri) e politiche che nascono e, in alcuni fortunati casi, si risolvono anche grazie a un dipinto sul muro.
Numerose infatti sono state le testimonianze riportate durante la presentazione di laboratori creativi, workshop e opere realizzate che hanno dato vita a cambiamenti concreti di quartieri o di interi paesi, come nel caso di Graniti, piccolo centro in provincia di Messina che, accogliendo venti artisti in due anni, ha cambiato il volto dell’ambiente cittadino, migliorando la qualità di vita dei residenti.
“Abbiamo cercato di fornire uno sguardo collettivo sul fenomeno della street art – ci ha detto Marco Mondino – attraverso l’approccio semiologico, sociologico e architettonico, e sulla relazione che questa stabilisce con la città in generale. Io in particolare ho lavorato sull’analisi dell’immagine in relazione con il territorio, curando la redazione dei testi. La nostra idea è di fare nuove edizioni che aggiornino l’archivio delle opere, visto che il fenomeno è fortemente in crescita; attualmente c’è un’estensione on-line sul sito di street art factory”.
Il libro, dal taglio fortemente divulgativo e accessibile a chiunque, appare come un strumento utile sia agli amanti della storia e dell’arte ma anche alle guide turistiche che potranno proporre un insolito e originale itinerario, attraverso percorsi, mappe e descrizioni dettagliate di opere e artisti.
“Ho cercato di riconnettere gli esiti della diffusione del fenomeno sul territorio, con la sua storia, le sue risorse e gli obiettivi dei vari portatori di interesse – ha concluso Luisa Tuttolomondo -. A Palermo, in particolare, abbiamo visto che la street art si dispiega in tutte le sue declinazioni possibili, abbiamo esempi di arte commissionata, informale, o come strumento di intervento sociale. Qui si vede come il fenomeno si sia evoluto appieno negli anni e come la sua diffusione sia anche frutto del processo di cosmopolitizzazione della città, considerando il numero di interventi di artisti non solo locali ma principalmente internazionali”.
Foto dell’evento di Azzurra De Luca