La Fabi di Agrigento torna a denunciare la grave carenza di personale nella rete sportelli di UniCredit ricadente sul territorio di Agrigento e nella sua provincia.
“Non possiamo fare a meno che ribadire in UniCredit, – dichiara Camillo Bongiovì, coordinatore Fabi UniCredit Agrigento – che le risorse umane sono al limite del collasso, che malgrado l’impegno aziendale delle funzioni preposte in Sicilia alle risorse umane. Mentre incalza il piano industriale, dalla FABI ampiamente contestato il personale sul territorio avverte stanchezza e disaffezione, nella pratica ciò si traduce in un malcontento serpeggiante, in particolare fra la clientela, costretta a lunghi tempi d’attesa con conseguenti ricadute sulla qualità dei servizi offerti”.
“Nonostante tutto i colleghi stoicamente siano sempre pronti ad assistere la clientela e a difendere la propria azienda, – spiega il sindacalista – le condizioni di lavoro sono divenute sempre più insopportabili. Lo stress da lavoro predomina togliendo così la necessaria serenità e come se non bastasse registriamo in questi ultimi mesi frequenti contestazioni disciplinari in capo ai colleghi, delle quali ci stiano occupando con i dovuti approfondimenti ”.
“Un’Area commerciale così vitale ma così bistrattata, per la FABI di Agrigento è ingiustificabile, – conclude Bongiovì – la nostra proposta al fine di tamponare questa emorragia di risorse è quella di puntare sulla selezione delle figure più giovani già inserite nella struttura Direct, che manifestano sempre più frequentemente la propria disponibilità a prestare lavoro in rete, dandogli così nel contempo la possibilità su base volontaria di potere anche rientrare dal Nord al Sud, con lo scopo precipuo di potere liberare energie nuove necessarie a rafforzare le filiali oramai allo stremo delle forze. Medesima proposta la riformuliamo per i colleghi di Business Operation”.