“Era importante provare a riavviare il dialogo tra il Parlamento Europeo e il Parlamento Tunisino, e possiamo dire che risultato sia stato raggiunto”. Questo il commento dei parlamentari europei Giorgio Gori (Gruppo S&D) e Ruggero Razza (Gruppo Ecr) a conclusione della loro visita in Tunisia.
Nel corso della due giorni, organizzata con il supporto della Rappresentanza dell’Unione Europea in Tunisia, i due deputati – rispettivamente, Relatore per la Tunisia della Commissione Affari esteri e Presidente della Delegazione per i rapporti con i Paesi del Meghreb – hanno incontrato i Presidenti dei due rami del Parlamento tunisino – Brahin Bouderbala, Presidente dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo, e Imed Derbali, Presidente del Consiglio Nazionale delle Regioni e dei Distretti, i membri del Gruppo di Cooperazione parlamentare con i Paesi membri dell’Unione Europea, il Ministro dell’Industria e dell’Energia Fatma Thamed Chiboub, i vertici della Steg, la società energetica di Stato, partner di Terna nel progetto Elmed, e alcuni rappresentanti della società civile. Hanno inoltre visitato la sede di Medrec – piattaforma per la cooperazione nel campo dell’energia e della sostenibilità attivata dal Ministero dell’Ambiente italiano e dal Ministero dell’Energia tunisino, e lo stabilimento di Filin, facente parte del Linificio e Canapificio Nazionale di proprietà del Gruppo Marzotto.
La visita segna la ripresa dei rapporti tra i Parlamenti dell’UE e della Tunisia dopo l’episodio che nel 2023 vide Tunisi rifiutare l’ingresso ad una delegazione di deputati europei. Da allora – mentre proseguiva la collaborazione tra la Commissione Europea e il governo tunisino, basata sui contenuti del Memorandum sottoscritto nel 2023 – il dialogo politico tra i rappresentanti delle assemblee elettive si era bruscamente interrotto.
“In questi giorni – dichiarano i due eurodeputati – abbiamo posto le premesse per una ripresa del confronto tra i rappresentanti dei rispettivi Parlamenti, confronto che consideriamo strategico, nell’ambito delle politiche di vicinato dell’UE e della rinnovata attenzione all’area del Mediterraneo, per l’importanza che la Tunisia riveste nell’area. Nei diversi incontri ci siamo soffermati soprattutto sui temi della cooperazione economica e sociale, dello sviluppo industriale e delle energie rinnovabili – ambito nel quale diversi importanti progetti sono già in corso – senza trascurare le sfide dettate dal nuovo quadro geopolitico e il delicato tema delle migrazioni, con l’obiettivo comune di far coincidere il trentesimo anniversario dell’Accordo di Associazione Ue-Tunisia del 1995 con una forte ripresa dell’interscambio tra i rispettivi Parlamenti”.
“Estremamente proficuo è stato anche l’incontro con i rappresentanti di alcune organizzazioni italiane impegnate in importanti progetti di cooperazione economica e sociale. Ringraziamo – concludono Gori e Razza – l’Ambasciatore Giuseppe Perrone, di tutta la delegazione UE a Tunisi e le autorità tunisine, nella speranza che questo primo passo agevoli un dialogo sempre più fitto sui tanti dossier aperti”.