Una formazione unica nel suo genere che mira a trattenere i talenti siciliani e attrarre studenti da tutto il mondo, offrendo una preparazione multidisciplinare che spazia dalle neuroscienze molecolari a quelle cliniche.
Il Corso di Laurea Magistrale Internazionale in Neuroscience è un percorso innovativo, nato durante la pandemia da Covid-19 e offerto dall’Università di Palermo. Tuttavia, la lingua inglese rappresenta un ostacolo per molti studenti italiani, in particolare siciliani. Al contrario, il corso è molto apprezzato dagli studenti internazionali, provenienti da Paesi come Iran, Etiopia, Irlanda e Stati Uniti.
“Il nostro obiettivo è fornire competenze trasversali e innovative, preparando i laureati a inserirsi in ambiti di alto profilo come università, enti di ricerca, istituzioni sanitarie di eccellenza (IRCCS), start-up innovative e aziende biotecnologiche”. A dichiararlo è la professoressa Valentina Di Felice, coordinatrice del corso.
Il programma e la sfida della lingua
Il programma si distingue per l’integrazione di diverse discipline. Tra le materie biologiche spiccano biologia cellulare, anatomia umana, fisiologia e biochimica. Sono presenti anche aree mediche, come neurologia e neuroradiologia, e psicologiche, tra cui psicobiologia e psichiatria clinica. Inoltre, il modulo di ingegneria Information Processing introduce gli studenti all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per analizzare dati neuroscientifici.
“Il fatto che sia interamente in inglese è un vantaggio per chi arriva dall’estero, mentre per gli studenti italiani può rappresentare un ostacolo, dato che è richiesto il livello B2 di lingua inglese per accedere. Purtroppo, l’Università di Palermo non offre attualmente percorsi che supportino gli studenti nel raggiungimento di questo livello, motivo per cui chi desidera iscriversi deve aver già ottenuto la certificazione privatamente”, aggiunge Di Felice.
Nonostante queste sfide, il corso continua a rappresentare un’opportunità irripetibile per vivere un’esperienza formativa e personale arricchente. Tra gli studenti stranieri, spiccano due ragazze irlandesi, affascinate anche dalla bellezza della Sicilia, e un giovane americano, William, che ha scelto Palermo per motivi accademici e personali.
Il futuro dei laureati
Sebbene molti studenti siciliani preferiscano trasferirsi al Nord, attratti da città come Milano o Modena, il corso vanta tassi di successo lavorativo elevati. “Tutti i nostri laureati hanno trovato rapidamente lavoro o proseguito gli studi senza difficoltà. La nostra prima laureata, una ragazza iraniana, è stata assunta da una grande azienda farmaceutica in Inghilterra prima ancora di concludere il corso. Altri studenti hanno ottenuto borse di studio al CNR o sono entrati nel nostro Dottorato Internazionale in Biomedicina e Neuroscienze, anch’esso in lingua inglese, con collaborazioni prestigiose come quella con l’Università di Galveston, negli Stati Uniti” , conclude.