L’Università degli Studi di Palermo si piazza al primo posto al Sud Italia e si conferma al settimo posto a livello nazionale in ex aequo con l’Università di Torino, secondo la classifica Censis 2022/2023 dei mega Atenei, quelli con più di 40mila iscritti.
Soddisfazione del Rettore, Massimo Midiri, che sottolinea “il punteggio di 101 in comunicazione e servizi digitali, secondo soltanto ad un’Università di riconosciuta eccellenza come quella di Bologna”.
Risultati in crescita anche per le borse di studio e soprattutto per l’internazionalizzazione: “Stiamo spingendo sempre di più – commenta il Rettore -, sia con il coinvolgimento di un maggior numero di aree disciplinari all’interno dell’Ateneo sia con l’estensione del numero di Paesi con i quali si realizzano accordi di mobilità e rapporti di collaborazione e cooperazione”.
Sono diverse le iniziative per il miglioramento strutture, servizi ed occupabilità: “Stiamo investendo oltre 17 milioni di euro per l’ammodernamento delle sedi universitarie, l’innovazione delle strutture didattiche col potenziamento dei sistemi multimediali, azioni mirate alla riduzione dell’impatto ambientale e per dotare i nostri spazi di luoghi di aggregazione, sociale, culturale, artistica, di campi sportivi e punti ristoro – afferma Midiri -. Anche per quanto riguarda i servizi stiamo promuovendo importanti interventi, grazie al dialogo e alla collaborazione continua con gli studenti”. Tra le iniziative, c’è ad esempio la riorganizzazione delle segreterie studenti con nuovi sistemi per prenotare gli appuntamenti e gestire le pratiche tramite app.
L’attenzione, però, si concentra in particolare sull’occupabilità: “Abbiamo stretto oltre tremila accordi con aziende siciliane e nazionali con le quali – dice il Rettore -, a partire da settembre, daremo il via ad un programma di tirocini curriculari”. Già stato stanziato un milione di euro che “consentirà a studentesse e studenti di mettere in pratica la loro formazione, di avere opportunità lavorative di assoluto rilievo, oltre che di mantenere qui l’inestimabile patrimonio delle loro competenze e potenzialità, elemento insostituibile per la ripartenza e per fare tornare a crescere il nostro territorio”, conclude Midiri.