Il 2023 inizia più che bene per l’Università di Messina, con una serie di riconoscimenti prestigiosi ed importanti sotto il profilo finanziario oltre che d’immagine. Se nell’ultimo trimestre 2022 l’Ateneo dello Stretto ha scalato le classifiche (leggi qui) internazionali in più di un settore (leggi qui), il mese di dicembre ha visto Messina al decimo posto (leggi qui) per entità del finanziamento (oltre 23 milioni di euro) del Ministero dell’Università e della Ricerca (e il secondo posto tra i Grandi Atenei dopo Milano Bicocca). Prima dell’addio al 2022 inoltre c’è stato l’inserimento tra i Top 15 del Dipartimento di Giurisprudenza (leggi qui).
Ciliegina sulla torta è la conferma, per nulla scontata nel 2018 quando arrivò la prima verifica, dell’accreditamento dei corsi di studi da parte dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione Università e ricerca) fino al 2024/2025, in base alle successive analisi dei commissari.
Insomma l’Ateneo promosso a pieni voti. Senza dimenticare che il 15 dicembre il Rettore Salvatore Cuzzocrea è stato eletto presidente della Crui, la Conferenza dei Rettori Italiani e si insedierà nei prossimi giorni (qui)
E’ stato proprio Cuzzocrea a complimentarsi con i docenti per l’esito della verifica portata a termine dal nucleo di valutazione delle Università e che ha portato al definitivo accreditamento che, alla luce di riscontri positivi e del superamento delle criticità, è stato esteso fino al termine della durata dell’accreditamento periodico della Sede.
“Il risultato ottenuto rappresenta un ulteriore riconoscimento- ha scritto Cuzzocrea ringraziando tutti i docenti- dell’impegno e del lavoro per il miglioramento e la crescita profuso da tutti gli attori coinvolti e di cui dobbiamo essere fieri”.
Un risultato che non era affatto scontato quando, nel 2018, all’esito della valutazione relativa agli anni precedenti, erano emerse criticità relative ad alcuni corsi di studi e per le quali era stato necessario un ulteriore approfondimento e la trasmissione di una documentazione integrativa. Un’azione che ha visto l’Anvur impegnata negli anni successivi e che si è conclusa con l’attestazione del superamento di ogni criticità.
In particolare le verifiche avevano riguardato i corsi di studio di Economia aziendale, Giurisprudenza, Servizio Sociale Politiche Sociali studi sociologici ricerca sociale, Ingegneria civile, Scienze Biologiche, Scienze Gastronomiche, Lingue Moderne letterature e traduzioni, Medicina Veterinaria, Scienze delle Pubbliche amministrazioni.
L’Anvur ha ritenuto superate tutte le criticità, invitando al monitoraggio costante ed ha deciso anche di prorogare la durata dell’accreditamento periodico dei corsi di studi fino al termine della durata dell’accreditamento della Sede (2024/2025).
L’ accreditamento periodico consiste nella verifica, da parte d ell’ANVUR, tramite esame documentale a distanza e visite in loco, della persistenza dei requisiti che hanno condotto all’Accreditamento iniziale e del possesso di ulteriori requisiti di qualità, efficienza ed efficacia delle attività svolte.
La verifica tiene conto anche dell’analisi dei dati della relazione annuale dei Nuclei di valutazione e delle risultanze dell’attività di monitoraggio e di controllo della qualità dell’attività didattica e di ricerca svolta da tutti i soggetti coinvolti nel sistema di qualità di ateneo; valutazione delle informazioni contenute nelle Schede Uniche Annuali relative ai Corsi di Studio, anche in relazione ai rispettivi Rapporti di Riesame, e della valutazione delle informazioni contenute nelle Schede Uniche Annuali della Ricerca dei Dipartimenti.