Buoni risultati per l’Università di Messina che si posiziona in un ottimo posto nella classifica della valutazione VQR nel quinquennio 2015-2019 pubblicata dall’Anvur.
Oltre a fornire una fotografia della ricerca italiana, i risultati della VQR saranno utilizzati dal Ministero per l’università e la ricerca scientifica per ripartire, già da quest’anno, l’80% della parte premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario e per individuare i dipartimenti di eccellenza destinatari di un importante finanziamento straordinario destinato a sostenere un progetto di ricerca e sviluppo quinquennale.
Dall’analisi delle tabelle pubblicate si evince che l’Università di Messina si attesta al 17esimo posto su 61 Atenei per quel che riguarda gli indicatori IRAS1 (qualità e quantità della ricerca di profilo a – ricercatori stabili). Raggiunge la 22esima posizione per gli indicatori IRAS2 (qualità e quantità della ricerca di profilo b – neoassunti e promossi) e la ventesima posizione per IRAS1e2 (qualità e quantità della ricerca di tutto il personale afferente all’istituzione).
Un altro interessante risultato ottenuto dall’Ateneo riguarda l’indicatore IRAS3 (qualità e quantità del profilo dei prodotti dei dottori di ricerca che sono diventati ricercatori) rispetto al quale Università di Messina si posiziona al 30° posto. Infine sulla quantità e qualità della Terza Missione (IRAS4) l’Ateneo ha presentato 6 casi di studio collocandosi al 32° posto.
“Questi primi dati – ha dichiarato il Rettore Cuzzocrea – confermano il lavoro svolto da tutta la Comunità Accademica e permettono di ricavare indicazioni importanti per il futuro. In particolare, la politica di reclutamento dei nuovi ricercatori, effettuata in questi ultimi anni, ci consentirà di migliorare ulteriormente la qualità della produzione scientifica del nostro Ateneo. Attendiamo di fare ulteriori analisi quando saranno disponibili i dati di dettaglio. Ringrazio tutti per questi risultati che vedono il trend del nostro Ateneo in crescita”.