“Ieri, martedì 12 magio è nato il Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione, un comitato nato sulla base di un protocollo calato dall’alto e privo del necessario aggancio alla realtà”. Lo comunica lo Snals.
“Abbiamo già scritto e ripetiamo che la nostra impressione è che tale condizione (di distanza) sia più utile a chi è al potere, per rinsaldare le proprie traballanti posizioni, che ai lavoratori – comunica il sindacato -. Sia chiaro, la distanza fisica è dovuta; la distanza sociale, anche se non amiamo tale definizione, il disconoscimento dei principi democratici e della convivenza civile non è previsto, non è possibile, non è ammissibile. Da nessuno e per nessuno. Alla prima riunione di tale comitato hanno manifestato la loro fuggevole, quasi impalpabile, presenza il Rettore pro tempore e il Direttore Generale, che in video appaiono, invero, ancora più eterei”.
“Come in alcuni filmati d’epoca, abbiamo assistito ai soliti soliloqui auto incensanti e immaginari, fatti di ripetute elencazioni di numeri su numeri e di ripetitive parole d’ordine. Al termine dei comunicati stampa, le due figure apicali d’Ateneo hanno lasciato la riunione, sfuggendo ancora una volta, poco elegantemente, al confronto con le parti sociali, presenti al comitato per verificare tale delicata fase di rientro dei nostri colleghi al lavoro, sebbene la pandemia globale sia ancora in atto. Il nostro plauso va al RSPP d’Ateneo Guido Lacca che ha efficacemente indirizzato il dibattito su questioni così importanti tra organizzazioni sindacali, RSU e parte pubblica – spiega la nota -. Ruolo che forse avrebbe potuto ricoprire la delegata del Rettore per le relazioni sindacali, se non avesse invece ritenuto opportuno lasciare in dote al comitato soltanto i suoi cordiali saluti. Mentre il mondo è stretto da una dura e implacabile morsa pandemica che ha determinato una gravissima crisi economica, in Ateneo ci pervade un vago senso di irrealtà, che si fa ancora più presente quando si ascoltano le registrazioni video del Rettore pro tempore sui canali social, dove sono annunciati successi sfavillanti e consenso unanime. Ma la realtà, però, è cosa nota, a volte può essere dura, persino crudele. Basta, infatti, un dito per scorrere le centinaia di commenti degli studenti a questi video-bollettini. Risparmiamo a tutti noi sia il tono che il contenuto di messaggi che fanno male al nostro Ateneo“.
“Sebbene siano indirizzati al Rettore pro tempore, colpiscono indirettamente il lavoro prezioso dei lavoratori, docenti e personale TAB, che hanno consentito alla nostra Università di reggere l’urto di tale crisi di livelli estremi. Ci sarebbe piaciuto risparmiare anche sulle spese per le esperte di comunicazione dell’Ateneo, visti i magri risultati. Ma tant’è, questo è purtroppo il nostro presente. Così, in una triste atmosfera di fine regno, sta per chiudersi l’era di questa corte, persa dietro i propri sogni di gloria, ostaggio tra i corridoi medievali della sua casa di carta – conclude lo Snals -. Bisogna prestare sempre molta attenzione ai propri sogni, possono facilmente sfuggire di mano come ci ricorda il sommo Bardo: “Noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita”. Così speriamo di ricordare questo periodo, come un brutto sogno fatto d’aria, pulita dal primo sano alito di vento di primavera e dissolto al calore dei primi raggi di sole, come una brutta influenza alla quale, infine, abbiamo opposto i nostri anticorpi”.