Ci sarebbe un giro di prestiti usurai, ma anche un movente sessuale, dietro l’omicidio di Antonino Arculeo, 72 anni, accoltellato e poi bruciato nelle campagne di Alcamo. Per il delitto, nei giorni scorsi, la squadra Mobile di Palermo ha fermato due uomini: Gioacchino Leto e Dario Milana.
I fermi sono stati convalidati dal gip. Leto aveva portato i poliziotti sul luogo in cui era stato abbandonato il cadavere carbonizzato, e confessato di aver preso parte all’omicidio sostenendo, però, che ad uccidere materialmente la vittima era stato Milana. Arculeo era scomparso da casa il 7 maggio. I figli ne avevano denunciato l’allontanamento e avevano poi raccontato che l’auto della vittima era stata coinvolta in un incidente stradale e che a bordo c’erano due uomini che Arculeo frequentava abitualmente, Leto e Milana, appunto.
Gli agenti si sono messi sulle tracce dei due che hanno tentato di lasciare la Sicilia, ma poi sono stati raggiunti dagli investigatori e invitati a presentarsi in commissariato. Secondo indiscrezioni il 72enne avrebbe prestato denaro a tassi usurai e la sua eliminazione sarebbe da ricondurre a questa attività e ad alcune sue relazioni intime.
Il fascicolo di indagine sarà, comunque, trasmesso alla procura di Trapani competente perché il delitto è avvenuto vicino Alcamo.