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Malumori in Fratelli d'Italia

Urla, insulti e nervi tesi in aula: clima di fuoco al Comune di Palermo

giovedì 10 Aprile 2025

Urla, insulti personali e nervi tesi. E’ stata una seduta di Consiglio comunale decisamente tribolata quella andata in scena ieri a Palermo. Durante le comunicazioni di rito, il capogruppo di FdI Giuseppe Milazzo ha inveito a più riprese contro i componenti della commissione Ambiente, in particolare nei confronti dell’esponente di Progetto Palermo Massimo Giaconia. Un fatto che ha evidenziato come fra i meloniani ci sia tensione. La scorsa settimana, il gruppo ha più volte disertato l’aula per protestare contro il sopralluogo, fatto proprio dalla III Commissione, all’ecomostro di via Tiro a Segno. Uno sconfinamento che non è piaciuto alla compagine di destra, già sul chi vive anche per vicende interne al partito.

Il caos in Consiglio comunale

La seduta di mercoledì era convocata su tre punti: il nuovo regolamento sul mercato coperto di Ballarò, i debiti fuori bilancio e le osservazioni civiche giunte sulla fase due del progetto del tram di Palermo. In realtà, in aula si è parlato di tutt’altro. Durante la seduta si sono susseguiti una serie di interventi relativi a comunicazioni di vario genere: dal caso Gesap ai problemi di erogazione del servizio idrico da parte di Amap, passando per il traffico sulla Circonvallazione. Insomma, tutto fuorchè quello che c’era all’ordine del giorno. L’ultimo consigliere comunale a parlare, in ordine cronologico, è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. L’eurodeputato è tornato sulla vicenda relativa al sopralluogo condotto dalla commissione Ambiente in via Tiro a Segno. Un passaggio che Milazzo ha ritenuto inopportuno. “Noi non abbiamo fatto nessun comunicato. Non troverete nessuna mia agenzia sulla questione. Abbiamo lavorato in silenzio e nel rispetto delle istituzioni“.

Il capogruppo di FdI ha poi sottolineato come la visita della III Commissione si è rivelata come una sorta di sconfinamento di competenza. Dai banchi delle opposizioni si è levato un coro di critiche. Milazzo, infatti, si è rivolto a più riprese al consigliere comunale di Progetto Palermo Massimo Giaconia. Da lì è nato un furente alterco verbale. “Hai passato la tua carriera politica a fare bottega“, ha dichiarato Milazzo al microfono, aggiungendo poco dopo: “Io non ho squadre della Reset che mi tagliano l’erba“. Il clima è diventato rovente. Le parole sono state subito sostituite dagli schiamazzi, tanto che il presidente del Consiglio Comunale Giulio Tantillo ha chiuso la seduta. Dopodiché, raccontano fonti d’aula, l’acceso confronto sarebbe proseguito a telecamere spente. Milazzo sarebbe sceso dal palchetto dedicato agli interventi, cercando di avvicinarsi a Giaconia. Il clima si è subito infuocato, con insulti e urla a distanza. A sedare gli animi è arrivato il provvidenziale intervento di alcuni consiglieri comunali, i quali hanno impedito che la situazione degenerasse.

Le porte girevoli nel centrodestra

Insomma, un altro nulla di fatto in un ambiente politico che si fa sempre più torrido. Ciò complice anche l’avvicinarsi delle prossime elezioni provinciali. Un quadro nel quale si sono inseriti alcuni movimenti all’interno della maggioranza. Il primo ad aprire il nuovo ciclo di sliding doors palermitano è stato Ottavio Zacco, il quale ha lasciato Forza Italia per approdare al Gruppo Misto. Su di lui si sono ricorse voci di un possibile passaggio a Lavoriamo Per Palermo, al momento non avvenuto. A stretto giro di posta poi, Giuseppe Mancuso ha abbandonato la corrente politica del sindaco Roberto Lagalla per aderire al progetto politico di Noi Moderati. Compagine in cui è candidato alle prossime elezioni provinciali. A chiudere, almeno per il momento, il cerchio dei cambi di casacca c’è Natale Puma, ormai ufficialmente ex Fratelli d’Italia. Per lui si parla di un futuro alla Democrazia Cristiana, magari dopo le elezioni provinciali. Un passaggio che sta curando il riferimento politico dello stesso Puma, ovvero l’ex assessore Andrea Mineo.

I problemi in Fratelli d’Italia

Ma Fratelli d’Italia non sta fronteggiando solo l’abbandono di Andrea Mineo e della sua corrente. Una questione che anzi potrebbe ritenersi secondaria rispetto alle spaccature dettate dalla chiusura delle liste sulle provinciali. Un problema siciliano più che palermitano. Ma anche nel capoluogo, gli scossoni non sono mancati. Ci sono poi i temi più attinenti alla politica e ai vari posizionamenti.

Fonti di Radio Palazzo parlano di un gruppo di Fratelli d’Italia parecchio nervoso per alcuni incontri avvenuti a Palazzo Palagonia sul rendiconto 2024. Atto considerato di fondamentale importanza per i meloniani, vista la delega detenuta dall’assessore Brigida Alaimo. E proprio l’esponente di Giunta non sarebbe stata invitata ad un incontro sul tema. Decisione, anzi per meglio dire mancanza che non è piaciuta ad FdI e che i componenti della compagine di destra non avrebbero mancato di far notare nelle sedi opportune.

C’è poi il tema legato alle mosse di Giuseppe Federico. Il presidente della II Circoscrizione è uscito dalla corrente dell’eurodeputato Giuseppe Milazzo e oggi è a disposizione del partito. Un clima rovente sul quale arriva una salvifica pausa d’aula. Con ogni probabilità infatti, il Consiglio Comunale non sarà convocato prima della prossima settimana. Anche se, sullo sfondo, si avvicina l’appuntamento delle provinciali. E con esso un possibile stallo per le delibere d’aula. L’ennesimo da inizio anno.

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