Aumentano sempre di più i casi Covid in una stagione impegnativa, a causa della co-presenza del virus Sars-CoV e dei virus influenzali.
Per ridurre gli effetti della co-circolazione di più virus respiratori: gli over 80 e gli over 60 fragili, che hanno ricevuto la quarta dose, possono partire con la quinta dose, già dopo 120 giorni dall’ultimo booster o dalla malattia.
A dare la notizia è stato, lo stesso Ministero della Salute, insieme al Consiglio superiore di Sanità (Css), Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e Istituto superiore di sanità (Iss), lanciando le nuove indicazioni sul richiamo con vaccini a RNA-bivalenti (contro Omicron BA.1 e BA.4 e BA.5) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Sars-CoV-2.
IL COMMISSARIO COVID
“La quinta dose vaccinale ( o terza dose booster) con i vaccini a m-RNA bivalenti (già autorizzati da EMA ed AIFA per l’utilizzo come dose di richiamo) è molto importante per le categorie degli over 80 e over 60 con fragilità per mantenere alto il titolo anticorpale in modo da preparare l’organismo a rispondere rapidamente ad una eventuale infezione da Covid-19“.
A spiegarlo è il dottor Alberto Firenze, commissario Covid di Messina, il quale aggiunge che: “La vaccinazione amplia, dunque, la protezione immunitaria contro le diverse varianti del virus limitando la possibilità che la malattia si sviluppi in forme gravi e riducendo le ospedalizzazioni“.
E CON L’INFLUENZA?
Quest’anno vi è la possibilità di co-somministrare il vaccino antinfluenzale e quello anti-Sars-CoV-2.
“La potenziale co-circolazione di COVID-19 e influenza stagionale metterà le persone vulnerabili a maggior rischio di malattie gravi e morte, con la probabilità di una maggiore pressione sia sugli ospedali che sugli operatori sanitari, già stremati da quasi tre anni in prima linea nella pandemia. Dobbiamo evitare l’onere di questa co-circolazione sui nostri sistemi sanitari. Insieme alle misure di salute pubblica, la vaccinazione rimane uno dei nostri strumenti più efficaci contro entrambi i virus”. a Dichiararlo è il commissario alla Salute Stella Kyriakides, in una nota congiunta col direttore regionale dell’OMS per l’Europa, il dott. Hans Henri P. Kluge e il direttore dell’ECDC, il dott. Andrea Ammon.