Se i lavori a Sala d’Ercole non sono ancora iniziati un motivo c’è. Il governo Schifani ha deciso di anticipare la riunione con i i big dei partiti di maggioranza e opposizione per fare il punto sul maxiemendamento alla variazione di bilancio. E c’è una novità, perché l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino, che sta conducendo gli incontri bilaterali all’Ars incaricato dal governatore siciliano Renato Schifani, ha aperto la strada ad ulteriori interventi di tipo infrastrutturale da inserire nella manovra quater, attraverso la presentazione di “progetti d’emergenza”.
Il motivo? L’esponente dell’esecutivo ha spiegato alla maggioranza e alla minoranza che questa operazione è necessaria per evitare di appesantire la spesa corrente, un’opportunità messa in campo dal presidente della Regione che prevede la possibilità di spendere gli 80 milioni, da dividere al 50% per i gruppi parlamentari del centrodestra e per quelli del centrosinistra, non solo per interventi di carattere generale bensì anche per misure mirate.
Una idea che però mette in discussione le decisioni prese ieri durante il vertice di maggioranza dal governo Schifani e condivise con gli alleati e con gli altri partiti, creando secondo i rumors di Palazzo dei Normanni non poca diffusione difficoltà. Adesso i partiti non riescono a trovare la quadra.
La questione evidenziata proprio in queste ore è che ci sia il rischio, fondato, che queste risorse non si possano spendere per l’esiguo tempo che hanno a disposizione gli Enti locali e la Regione per istruire le pratiche necessarie per emettere i decreti di finanziamento. E si aggiunge un altro fattore di rischio per cui queste somme finiscano in economie e vanno a decurtare il disavanzo della della Regione, mortificando in parte l’attività politica dei singoli deputati.
Per questi interventi mirati, la realizzazione diventa più difficile, devono esserci progetti cantierabili che possono essere inviati alla Regione e decretati entro il 31 dicembre. Ipotesi molto dubbia che mette a rischio gli stessi finanziamenti
“C’è la volontà di portare avanti il disegno di legge di variazione del bilancio puntando sulle norme di carattere generale su cui penso che nessuno abbia riserve particolari, alcune norme specifiche, invece, potrebbero rinviate alla manovra finanziaria. Ne abbiamo discusso con i gruppi di opposizione, ci sono le risorse per affrontare alcuni temi importanti, penso al finanziamento degli asili nido e del fondo per agevolare i giovani con i mutui per l’acquisto della prima casa che ha funzionato”. Così il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, soffermandosi con i cronisti dopo la riunione con i gruppi di opposizione per un confronto sul disegno di legge di variazione del bilancio.
Prosegue poi: “Siamo in sessione di bilancio, penso che il ddl sulle ex Province si possa affrontare dopo”. Così il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, rispondendo ai cronisti a margine della seduta parlamentare.