Resta aperta la vertenza dei lavoratori dell’Hotel delle Palme, che oggi hanno manifestato con un sit-in di protesta in via Roma.
A seguito della manifestazione indetta da Fillea e Filca, una delegazione sindacale ha incontrato nella sede dell’albergo Maurizo Corvaia, in rappresentanza della società Maria Resort, e l’ufficio legale. Ma la proposta fatta alle organizzazioni sindacali, ovvero il pagamento immediato solo di un quarto della rata e il resto a fine mese, è stata bocciata subito dall’assemblea dei lavoratori. A loro volta, i sindacati hanno avanzato un’altra soluzione, che non è stata accolta dalla società. La Fillea e la Filca rilanciano e hanno indetto un nuovo sit-in per mercoledì 2 febbraio dalle 8.30 alle 13. Il sindacato ha dato anche l’incarico ai propri legali di procedere con i decreti ingiuntivi, se non sarà individuata entro la settimana una soluzione idonea.
Sono più di 80 i lavoratori, licenziati in tre scaglioni tra luglio, agosto e ottobre, a reclamare le spettanze. L’accordo di conciliazione siglato in Sicindustria aveva previsto, con inizio diverso per i tre diversi gruppi, un pagamento in 4 rate comprendente Tfr, stipendio spettante e incentivo all’esodo (per il mancato preavviso del licenziamento). Ma i lavoratori non hanno avuto ancora né la rata di dicembre né quelle di gennaio.
Oggi l’azienda, disattendendo l’accordo, ha proposto di dare un quarto della rata in pagamento per dicembre a tutti i lavoratori e dopo 15 giorni il saldo. E a marzo la rata relativa a gennaio.
I sindacati hanno riferito in diretta la proposta ai lavoratori, che è stata ritenuta “inaccettabile”. A quel punto è ripresa la trattativa al tavolo. I sindacati hanno avanzato una controproposta: il 50 per cento della rata di dicembre subito e il resto dopo 15 giorni. E per i 7 lavoratori licenziati ad ottobre, che ancora non hanno percepito nulla, il pagamento immediato, in un’unica soluzione, della rata di dicembre. Da parte dell’azienda è arrivato un “no secco”.
Oggi si è intanto aperta la procedura con i decreti ingiuntivi. La Fillea e la filca hanno dato mandato ai suoi legali di chiedere il pagamento secondo quanto stabilito dalla conciliazione in sede sindacale, fatta per la stragrande parte dei lavoratori alla presidenza di Sicindustria.
“L’azienda non sta rispettando gli impegni sottoscritti e propone un ulteriore accordo che allunga i tempi, un accordo al ribasso, umiliante per i lavoratori – dichiarano Vincenzo di Vita per la Fillea Cgil Palermo e Lorenzo Scalia per Filca Cisl Palermo Trapani – Non ha portato al tavolo una una soluzione favorevole e non ha accettato la nostra proposta. Con i lavoratori abbiamo cercato di venire incontro all’azienda già in fase di conciliazione, con il piano di rientro in 4 rate. E oggi i lavoratori con la controproposta del 50 per cento e con l’idea del pagamento dell’intera rata, i lavoratori licenziati a ottobre hanno dimostrato un grande spirito di solidarietà. Un linea che hanno voluti seguire tutti, nessuno si è tirato indietro“.
I lavoratori in questione sono quelli che hanno preso parte ai lavori di ristrutturazione dell’albergo, partiti nel 2019 e terminati l’estate scorsa. Un’opera costata 19 milioni di euro, alla quale hanno partecipato 120 tra operai e tecnici. A questo si aggiunge la mancata denuncia degli accantonamenti in Cassa edile già sollecitati dall’ente stesso.