Vertenza Sicilia Digitale: Nidil Cgil Palermo e Fiom Cgil Palermo chiedono un intervento immediato all’assessore regionale all’Economia per scongiurare i licenziamenti dei lavoratori somministrati. Gli ultimi 40 contratti di somministrazione della partecipata regionale (ex Sicilia e-Servizi) scadono a dicembre e non possono più essere rinnovati per i limiti introdotti dal Decreto Dignità.
Altri contratti sono scaduti in questi giorni. Una situazione già denunciata dalla Cgil: il primo allarme risale a un anno fa, in vista della scadenza, nel dicembre scorso, dei primi 15 contratti di operatori addetti alla delicata gestione dei flussi informatici dell’assessorato alla Sanità e addetti al servizio di portierato.
Dopo una lettera senza risposta inviata dai sindacati nel febbraio scorso, Nidil e Fiom hanno spedito nuovamente all’assessore all’Economia una richiesta di incontro.
“Le soluzioni esistono. Chiediamo la stabilizzazione o con i concorsi o con contratti di somministrazione a tempo indeterminato – dichiarano il segretario generale di Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario Fiom Cgil Palermo Francesco Foti – Parliamo di lavoratori che in alcuni casi per oltre dieci anni sono stati utilizzati con contratti di somministrazione di lavoro, rinnovati di anno in anno. Già lo scorso anno in diverse occasioni abbiamo sottolineato al management aziendale e alle autorità regionali che non è possibile tirare avanti con interventi tampone o in deroga alle leggi ma che è necessario intervenire in maniera definitiva, stabilizzando questi lavoratori, ormai organici all’azienda, che tra l’altro non ci risulta essere in difficoltà o che abbia perso delle commesse. Garantendo stabilità a questi lavoratori, i costi sarebbero minori”.
Nidil, sindacato che rappresenta i lavoratori in somministrazione e Fiom Palermo in rappresentanza dei lavoratori metalmeccanici (di cui si applica il contratto in azienda) rilanciano la loro proposta della stabilizzazione di questi lavoratori attraverso procedure concorsuali dedicate o con l’utilizzo della somministrazione a tempo indeterminato.
“La politica finora è rimasta sorda alle nostre richieste – aggiungono Gattuso e Foti – Chiediamo nuovamente un incontro all’assessorato Economia e all’Arit (Autorità regionale innovazione tecnologica) sollecitando un intervento finalmente incisivo che possa evitare i circa 50 licenziamenti e dare una prospettiva di stabilità ai lavoratori”.