Al Museo Salinas oggi sono stati presentati tre dei pannelli pittorici restaurati provenienti dalla “Casa delle Maschere” di Solunto. I lavori di restauro hanno, inoltre, rilevato particolari inediti sulla tecnica pittorica e sui soggetti dipinti.
L’edificio, scavato tra il 1868 ed il 1869 da Giovanni Patricolo e successivamente edito dal Salemi Pace nel 1872, era decorato da affreschi con variopinte ghirlande e maschere teatrali che per l’appunto suggerirono agli studiosi la definizione di “Casa delle Maschere”.
Nel 1874 alcuni pannelli dipinti furono distaccati dalle pareti della casa e trasportati al Museo di Palermo per preservarne la superfice pittorica e la policromia.
Il ciclo di pitture, unico nella Sicilia romana per qualità pittorica, presenta ricche ghirlande di frutti, pigne e spighe da cui pendono maschere teatrali connesse a Dioniso, dio del vino e del teatro. Gli affreschi abbellivano una sala di rappresentanza probabilmente destinata al banchetto (triclinium), di una lussuosa abitazione privata sviluppata su due piani e articolata attorno ad un peristilio. Il restauro delle pitture è stato possibile grazie al contributo del Rotary Club di Palermo Nord.
“Ancora una volta – puntualizza Francesca Spatafora, Direttore Museo Salinas – la collaborazione tra gli enti pubblici e privati si rivela efficace per la realizzazione di interventi utili sia alla tutela che alla conoscenza e alla fruizione dei beni culturali“.
“Il Rotary – sottolinea Anna Maria Corradini, presidente Rotary Club di Palermo Nord – non poteva che essere lieto di contribuire al recupero di un bene archeologico, che fa parte di tutta la comunità“.
Le pitture di Solunto, esempi di II stile pompeiano databili al I sec. a.C. , sono e costituiscono il più significativo esempio di pittura parietale di epoca romana repubblicana scoperto sino ad oggi in Sicilia.