La refrattarietà a rispettare le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria ha sempre come conseguenza quella di un inasprimento di esse, poiché sintomo di pericolosità.
Per questo un trentenne di Noto sottoposto agli arresti domiciliari è stato più volte segnalato dai Carabinieri di Rosolini, nel Siracusano, al Tribunale di Siracusa, autorità giudiziaria che aveva imposto la misura cautelare.
A.R. è stato quindi colpito nei giorni scorsi da una misura cautelare maggiormente afflittiva, ovvero la custodia cautelare in carcere, ed è stato prelevato dai militari presso il suo domicilio di Noto e tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.
L’uomo aveva peraltro già visto aggravarsi la sua posizione a fine Gennaio quando era sottoposto alla misura meno afflittiva dell’obbligo di dimora nel comune di Noto e le sue ripetute minacce rivolte alla ex compagna, prontamente segnalate dai Carabinieri di Rosolini all’Autorità Giudiziaria, avevano indotto il Tribunale a disporre a suo carico la più grave misura degli arresti domiciliari.
Anche detta misura però è apparsa insufficiente in quanto l’uomo ha continuato pervicacemente la sua condotta persecutoria nei confronti dell’ex compagna, non lasciando altra scelta che quella di disporne la restrizione in carcere.