
“Il testo – prosegue – è molto ampio e interviene su diversi aspetti riguardanti i reati di violenza domestica e di genere. Ad esempio, il provvedimento fissa tempi stringenti per l’adozione delle misure cautelari, come l’utilizzo più rigoroso del braccialetto elettronico, e dispone l’arresto anche in “flagranza differita” tramite l’acquisizione di video e foto. Ma non solo”.
Il ddl – aggiunge Varchi – tra le altre cose, favorisce la specializzazione dei magistrati che si occupano di questo reato, prevede una assoluta priorità per i processi riguardanti fatti di questo tipo e amplia l’ambito di applicazione per i casi di arresto eseguito per violazione dei provvedimenti del giudice. Il testo, poi, interviene anche sul fronte della prevenzione e dei risarcimenti. Nel primo caso, è previsto l’obbligo di “circolarità informativa“, affinché siano adottate le opportune misure di protezione delle vittime nel caso in cui venissero meno le misure cautelari per gli autori di violenza. Nel secondo caso, viene introdotta una provvisionale a titolo di ristoro, prima ancora di giungere alla sentenza, in favore della vittima o, in caso di morte, degli aventi diritto, in condizioni di bisogno. Un testo solido e un segnale forte – conclude Varchi – contro reati odiosi che destano un sempre crescente allarme sociale al quale vogliamo dare adeguata risposta“.