Debutta domenica 10 dicembre, ore 21, nella Sala Strehler del Teatro Biondo, “White Rabbit Red Rabbit” di Nassim Soleimanpour, un esperimento sociale in forma di spettacolo.
Ad interpretarlo a Palermo sarà Davide Enia, che non conosce il testo e i contenuti di questo insolito spettacolo che dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, è stato rappresentato in tutti i continenti e tradotto in 25 lingue.
Affinché la performance abbia luogo, l’interprete e il pubblico devono rispettare alcune regole: l’attrice o l’attore che interpreterà il testo, un’unica volta, senza regia e senza prove, aprirà la busta sigillata che lo contiene soltanto quando salirà sul palcoscenico, solo in quel momento ne condividerà il contenuto con i presenti.
Una sedia, un tavolo e un leggio sono gli unici orpelli concessi: il “qui e ora” nella sua massima espressione.
Inoltre, l’interprete che accetta la sfida non può aver visto prima lo spettacolo, deve arrivare sul palco totalmente ignaro, portando in dote coraggio e leggerezza, intraprendenza, ironia ed intelligenza.
Di White Rabbit Red Rabbit si sa solamente che è un testo teatrale scritto dall’iraniano Nassim Soleimanpour nel 2010, in un momento in cui non aveva possibilità di comunicare con l’esterno del suo Paese.
Non è un testo politico e non deve essere descritto come tale, il suo contenuto è metaforico e distante da ogni orientamento politico, per questo i media e i giornalisti che assistono allo spettacolo non possono trascurare il fatto che l’autore sia nato in Iran.
La natura del progetto lascia poche tracce e ai giornalisti che partecipano alla performance viene chiesto di non svelare il contenuto del testo, di non scrivere recensioni, eventualmente di condividere le impressioni dopo l’esperienza vissuta. È, dunque, un esperimento importante non solo sul fronte artistico, ma anche su quello organizzativo e produttivo.
White Rabbit Red Rabbit ha avuto interpreti celebri e meno celebri tra cui si ricordano, tra gli altri, Sinead Cusack, Whoopi Goldberg, Ken Loach.
Lo spettacolo è prodotto dalla società 369gradi, diretta da Valeria Orani, una struttura riconosciuta nell’ambito dell’innovazione culturale che oltrepassa le regole tradizionali del mercato mettendo in atto un dialogo che vede coinvolti in egual misura Teatro, Artista e Produzione.
Dopo Palermo lo spettacolo sarà programmato tra il 2017 e il 2018, al momento, a Roma, Milano, Napoli, Bari, Cagliari.