Per il momento la foto dell’anno, aggiudicata al giapponese Yasuyoshi Chiba, per il World Press Photo 2020, il concorso di fotogiornalismo più prestigioso al mondo, potrà essere ammirata in virtuale.
La mostra, infatti, che l’avrebbe esposta a Palermo, in conseguenza della pandemia da Covid-19, è stata rimandata.
LA FOTO VINCITRICE
Protagonista è un giovane illuminato dalla luce di alcuni cellulari mentre recita una poesia nel bel mezzo di un blackout avvenuto durante una manifestazione a Khartum, in Sudan. La foto è stata scattata lo scorso 19 giugno.
Ma l’edizione numero 63 del Premio vede tra i vincitori nel palmares internazionale anche il catanese Alessio Mamo, l’unico siciliano ad aver vinto quest’anno.
Per la seconda volta porta a casa l’importante premio classificandosi secondo nella categoria General News, foto singola, con lo scatto “Russian mother and her child at Al-Hol Campin” realizzato in un campo profughi in Siria.
A fargli compagnia altri cinque fotoreporter italiani: Daniele Volpe, Lorenzo Tugnoli, Luca Locatelli, Fabio Bucciarelli e Nicolò Filippo Rosso.
SALTA LA MOSTRA A PALERMO
Come ogni anno le foto in concorso sarebbero dovute diventare oggetto di una mostra itinerante per il mondo che, a maggio, avrebbe dovuto far tappa anche a Palermo per il quarto anno, grazie all’impegno di Cime, uno dei maggiori partner europei della Fondazione World Press Photo di Amsterdam che quest’anno organizzerà le esposizioni di Torino, Napoli e Bari.
A causa dell’emergenza Covid però non sarà possibile organizzarla, salvo rinviarla in autunno per la prima volta con il sostegno delle istituzioni.
Il World Press Photo Story of the Year 2020, invece, viene assegnato al francese Romain Laurendeau con un reportage che racconta la condizione sociale di tanti ragazzi algerini che hanno ispirato le rivolte del 2019 in Algeria.