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Zamparini.: “In appello vinciamo noi. Non possono fare schifezze fino alla fine.”

martedì 24 Luglio 2018
zamparini

Zamparini . Il patron del Palermo Maurizio Zamparini fa la stessa analisi che potrete leggere nei nostri precedenti articoli sulle “stranezze” che stanno gettando discredito sulla credibilità degli organi giudicanti e sulle fantasiose interpretazioni dei fatti successi che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno procurato , scusateci il termine molto pesante , proprio una sensazione di “schifo” da parte dei tifosi di tutta Italia che anche ieri sui social e nei media hanno manifestato sdegno per l’artifizio usato per togliere la A al Palermo ed alla fine gabbarci ancora una volta dandoci ragione ma facendoci però perdere la serie A.

La cosa positiva avere riconosciuto il tentato illecito, la stranezza della perdita del telefonino da parte di Ceravolo (ha scritto anche ad altri cha hanno accettato l’invito ?), positivo anche il fatto di avere aperto  una finestra lasciando sottindere che se da ulteriori indagini venissero fuori novità di rilevanza giuridica si potrebbe anche passare da tentato illecito sportivo ad illecito sportivo e responsabilità ancor più pesanti del Parma ma forse anche coinvolgimento di altri giocatori dello Spezia per messaggini arrivati a buon fine e non dichiarati.

Questo il passaggio in sentenza che pesa come un macigno sul Parma ed i giocatori dello Spezia ma a a cui aggiungeremmo i giocatori di Foggia-Frosinone per togliere su di loro i sospetti che girano in rete ” ….salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini….”

Lo ripetiamo perchè memorizziate bene questo concetto …. con cui “ufficialmente” viene certificato che ci possano essere “ulteriori elementi” se no, lasciare aperta questa porta, insinuare questo dubbio, questa eventualità, che motivo avrebbe avuto scriverlo ?

” ….salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini….”

Bene i -5 punti di penalizzazione , bene che debbano essere assegnati nella stagione sportiva in corso , fantasioso dire che il campionato in corso sia stato individuato in un campionato ancora neanche iniziato cioè il 2018-19 anche perchè i fatti illeciti o tentati illeciti sono avvenuti nell stagione sportiva in corso che è invece , come dicono le norme federali, il 2017-18 e non quello seguente cioè il 2018-19.

Questa la norma ed è troppo chiedere solo di applicarla correttamente e secondo legge evitando di dare interpretazioni fantasiose non previste dal diritto :

Art.18 – Le società che si rendono responsabili della violazione dello Statuto, delle norme federali e di ogni altra disposizione loro applicabile sono punibili con una o più delle seguenti sanzioni, commisurate alla natura e alla gravità dei fatti commessi:

g) penalizzazione di uno o più punti in classifica; la penalizzazione sul punteggio, che si appalesi inefficace nella stagione sportiva in corso, può essere fatta scontare, in tutto o in parte, nella stagione sportiva seguente;

ed inoltre

art. 17 prevede (vale anche partita Frosinone-Palermo)

La società ritenuta responsabile, anche oggettivamente, di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiano impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0 ‐ 3, ovvero 0 ‐ 6 per le gare di calcio a cinque, o con il punteggio eventualmente conseguito sul campo dalla squadra avversaria, se a questa più favorevole , fatta salva l’applicazione di ulteriori e diverse sanzioni per la violazione dell’art. 1 bis, comma 1.

Applicare correttamente la legge no?

Adesso basta una cosa semplice semplice ricollocare al suo posto stagione sportiva in corso ed applicare qui la punizione e non nella stagione sportiva seguente sarebbe come dire ti condanno all’ergastolo per i reati che hai commesso però la pena la sconti nella prossima vita !

Ma veramente hanno così poca considerazione della intelligenza di tutti ?

Fatta questa lunga premessa ma chi legge vogliamo che capisca e sia consapevole con i fatti e non le parole dei torti e degli atti illeciti ed illegali compiuti ai danni del Palermo e su cui dovrebbe indagare anche la Procura di Palermo visto che potrebbe configurasi come è evidente a tutti l’ipotesi del reato di associazione a delinquere di stampo mafioso visto che sia con il Frosinone ed il Parma , in ogni caso è stato stabilito che siano colpevoli, ma non solo pensate a tutti gli scommettitori che avevano giocato risultati diversi in Foggia-Frosinone, Spezia-Parma e Frosinone-Parma o dato per promosso il Palermo in A …chi li risarcisce , chi gli darà Giustizia per la truffa ?

E ci chiediamo chi li risarcirà per la truffa delle due sentenze che danno ragione al Palermo e poi premiano chi ha barato in realtà non punendoli affatto ma sanzionandoli “solo” perchè “effettivamente” hanno riconosciuto che erano stati possi in essere e tenuti comportamenti sleali, antisportivi, illeciti ed illegali ?

Cos’è una truffa legalizzata nella truffa quindi una peggiore e più colpevole truffa da parte di chi dovrebbe giudicare secondo legge ed invece come abbiamo visto l’ha scavalacata a favore di Frosinone e Parma ?

Sappiamo nulla se al contrario cè chi invece ha veramente scommesso sul Parma e Frosinone e ci ha guadagnato dal fatto di aver con slealtà ed antisportività indirizzato i risultati finali verso quelle che erano le loro giocate ?

Anche in questo caso ci piacerebbe che la Procura di Palermo indagasse e desse una risposta e se ci fossero colpevoli venissero puniti anche dalle leggi ordinarie.

«Non mi aspettavo cose diverse perché le richieste della Procura erano anacronistiche rispetto a quello che è successo – spiega Zamparini ­- il Tribunale ha detto che il reato c’è stato, tanto è vero che c’è la condanna a due anni di Calaiò, è sparito pure, guarda caso, un telefonino nel giorno dell’audizione (quello di Ceravolo come si legge nella sentenza), come ho letto perché neppure sapevo questa cosa.

È una situazione kafkiana, è una cosa fuori dal normale che si commetta un illecito nel campionato di Serie B taroccando la partita Spezia­-Parma, tra parentesi caratterizzata dal rigore tirato alle stelle da Gilardino che ha giocato 10 anni nel Parma con lo stesso Gilardino che è stato sostituito a fine primo tempo, uscendo fuori dal campo sotto gli insulti dei suoi tifosi che avevano capito che aria tirava  e si dia la punizione l’anno successivo.

La situazione è troppo chiara e lampante: hanno detto che c’è un reato, lo hanno riscontrato, ma hanno sbagliato la punizione. Devono seguire il regolamento, se è stato commesso un illecito taroccando o cercando di taroccare la partita, perché la denuncia è venuta dopo, il Parma deve subire una punizione.

Quello che è successo si vedeva benissimo, ripeto rigore di Gilardino alle stelle, grazie al quale hanno mantenuto il vantaggio, bisogna vedere se qualcuno altro dello Spezia ha ricevuto una telefonata e non l’ha riferita. 

Ripeto, mi sembra paradossale che non abbiano tolto i tre punti al Parma. Sarà quello che chiederemo in appello e sono molto fiducioso sull’esito finale perché hanno commesso un fatto grave: hanno detto che c’è un reato e non l’hanno punito».

COMUNICATO FIGC – Si legge nel comunicato del TFN in merito a Calaiò: “Ebbene, alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò,nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. E’ di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara”.

Queste le parole rilasciate da Maurizio Zamparini, patron del Palermo, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

Mentre  ai microfoni del Giornale di Sicilia, giudica “folle” la condanna di cinque punti da scontare in Serie A inflitta ai ducali: “Quando ho letto le richieste mi sono messo a ridere, vogliono farci passare per fessi. Cinque punti di penalizzazione in Serie A per una squadra che ha falsificato una partita di B è una richiesta folle, in più il Parma è stato chiamato a rispondere per responsabilità oggettiva, ma non esiste una cosa del genere. Il giocatore gioca per il Parma e il risultato non è interesse del giocatore per una scommessa, ma del Parma per andare in Serie A. Quando la Procura federale ha chiesto quella penalità assurda già immaginavo che sarebbe finita così. Uno o è innocente, o è colpevole e gli viene tolta la vittoria con lo Spezia. Fine. Invece gli viene riconosciuta la colpevolezza, viene squalificato il giocatore per due anni, ma la penalizzazione è di cinque punti in Serie A, contro i regolamenti federali. In appello vinciamo noi. Non possono fare schifezze fino alla fine. È tutto pronto per il ricorso, poi vedremo se sarà necessario andare al terzo grado. Farò causa al Parma per 50 milioni di danni. Alla fine hanno riconosciuto la colpevolezza, no?“.

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