“Fare del sud un’unica grande Zes per favorire lo sviluppo economico con investimenti e non con politiche assistenzialiste è stata da sempre una grande battaglia autonomista. Plaudo al risultato raggiunto dal governo nazionale, segno dell”autorevolezza di cui godono la presidente Meloni ed il ministro Fitto nelle istituzioni comunitarie“.
Così l’ex presidente della Regione Siciliana e leader autonomista Raffaele Lombardo dopo il via libera della Commissione europea alla proposta del governo italiano di istituire un’unica Zona economica speciale (Zes) nel Meridione. “È un punto di partenza: serve adesso affidare a una politica industriale seria – prosegue Lombardo – il compito di favorire gli investitori privati perché si possa utilizzare appieno questa opportunità. Il passo successivo dovrà essere una forte trattativa cui assicurare analogo successo per avviare un confronto con l’Europa sull’insularità (che vede molto impegnato il governo regionale ) che penalizza enormemente la Sicilia“.
“Il Movimento per l’Autonomia sin dal suo nascere nel 2005 – conclude Raffaele Lombardo – si è battuto per una fiscalità speciale e per un piano di grandi infrastrutture a partire dal Ponte sullo Stretto e sarà in prima linea accanto ai governi nazionale e regionale per garantire il buon esito di queste iniziative“.
“La Zes unica per il Sud Italia è una straordinaria opportunità per la Sicilia, la sfida è fare sistema per intercettare investimenti e far crescere tutto il Mezzogiorno” lo dice il deputato siciliano della Lega Nino Minardo, Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati.
“La proposta del ministro Fitto che ha avuto l’ok della Commissione Europea – spiega Minardo – è interessante perché supera l’attuale quadro di frammentazione delle Zone economiche speciali e punta a mettere a sistema queste importanti realtà per consentire al Sud uno sviluppo armonico incentrato su investimenti che incidano efficacemente su occupazione e crescita economica“.
Per il Presidente della Commissione Difesa di Montecitorio “adesso è fondamentale iniziare subito a lavorare per trasformare le Zes in un’unica misura strutturale e permanente che consenta un grande lavoro di attrazione di investimenti di cui tutti, istituzioni, enti locali e mondo imprenditoriale, dobbiamo sentirci protagonisti”conclude.