E’ stato presentato questa mattina nell’aula consiliare di Palazzo delle Aquile il nuovo progetto “Gustoso”, ideato per mettere in rete i valori culturali della filiera agroalimentare siciliana e sostenere la produzione di qualità e la consapevolezza alimentare.
“Con il brand Gustoso – spiega Daniele Cipollina founder Gustoso Sicilian Food Excellence – le aziende possono condividere la stessa idea di approccio al mercato, potendo beneficiare di economie di scala. La rete diventa quindi un valido strumento per aggregarsi e vedere migliorata la propria competitività, oltre a poter godere di soluzioni e agevolazioni per presidiare il mercato estero: dalla consulenza specifica relativa all’export alla contrattualistica commerciale, fino all’assistenza per la partecipazione a gare e tender internazionali”.
Undici le aziende, che sotto un unico marchio, si sono unite in rete per una sfida che va al di là della dimensione europea: l’obiettivo infatti è quello di conquistare gli scaffali della grande distribuzione degli Stati Uniti. Su questo versante, la forza del progetto è dunque la disponibilità di avere come punto di riferimento negli Stati Uniti la società Gustoso Import USA, che ha sviluppato una rete di contatti con i maggiori canali di distribuzione nella Gdo (Grande distribuzione organizzata) e nell’Horeca (Hotellerie-Restaurant-Café).
Frank Cascio, imprenditore italo-americano, attualmente in trattative con Maurizio Zamparini per acquisire la società di calcio “Us Città di Palermo”, è il presidente del Consiglio di amministrazione della società con sede in Florida, Gustoso Import USA. “Quando ho sentito di questo progetto, mi è entrato nel cuore”, racconta a ilSicilia.it Frank Cascio. “Ho tanti ricordi legati alla Sicilia – aggiunge – e adoro le arancine, le panelle e, non ci crederete, l’acqua. Qui l’acqua è diversa e regala al caffè un sapore unico. Non si tratta di semplici prodotti, ma di valori di famiglia”.
Per Michela Giuffrida, componente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europea, “fare rete non può che essere la strada giusta da percorrere per far conoscere maggiormente il brand Sicilia e per dare la possibilità ai produttori di sbarcare in mercati dove la forma aggregata è fondamentale”.