Sono sempre più insistenti in ambienti grillini le voci di un possibile passo indietro, a breve, di Luigi Di Maio dalla guida del Movimento 5 Stelle.
Rumors ricorrenti, non confermati dal suo staff di comunicazione, prevedono addirittura un possibile annuncio del capo politico prima della chiusura della campagna elettorale per le regionali di domenica. E mentre ieri hanno dato il loro addio al Movimento due nuovi deputati, oggi il leader M5s presenta a Roma la nuova squadra di facilitatori regionali scelti dalla Rete per fare da raccordo tra il territorio e la direzione nazionale del Movimento: potrebbe quella essere l’occasione in cui il ministro degli esteri e leader del Movimento fornirà un chiarimento sulle sue intenzioni. Che appaiono legate strettamente alla stessa esistenza di questi nuovi organismi: la durata in carica dei facilitatori nazionali e regionali è infatti connessa alla permanenza di Di Maio al vertice.
Pare comunque che il pannicello caldo dei cosiddetti facilitatori sia già vecchio e non basti a fermare la crisi profonda in cui è sprofondato il Movimento: crisi di consensi ma anche interna, se è vero che il malcontento serpeggia e che anche al Senato un pugno di parlamentari starebbero meditando di abbandonare il M5s per seguire il ribelle Gianluigi Paragone o addirittura per transitare nella Lega. Ipotesi che metterebbero a rischio la stessa tenuta del governo Conte bis e potrebbero far crollare la debole impalcatura di un esecutivo giallorosso tenuto insieme da interessi contrapposti.
Per non parlare del baratro in cui sprofonderà il Movimento dopo il voto regionale di domenica in Emilia Romagna e Calabria, dove tutti i sondaggi avevano dato i grillini ben al di sotto delle percentuali delle precedenti elezioni e dove potrebbe profilarsi una Caporetto senza precedenti.
Intanto il Movimento continua a perdere pezzi. I deputati M5s Michele Nitti e Nadia Aprile hanno lasciato il Movimento e formalmente fatto richiesta di aderire al gruppo Misto.
“Non posso nascondere che i fatti che mi hanno visto protagonista nell’ultimo periodo mi hanno seriamente scossa – ha detto in una nota Nadia Aprile, Parlamentare uscente del Gruppo M5S alla Camera -. La situazione in cui mi sono trovata è dipesa esclusivamente da un’inesorabile deriva autoritativa del MoVimento e dalla mancata considerazione in cui sono stata tenuta come Parlamentare e come persona”. “Dopo aver riflettuto a fondo” e ritenendo “illegittimo ed infondato il procedimento a mio carico ho deciso di non continuare più a militare nel MoVimento”.
Con i due nuovi passaggi salgono a 14 i deputati ex M5s che siedono al Misto: per formare un nuovo gruppo ne servono 20. In totale in questa legislatura sono 31 i parlamentari eletti con il M5s e passati ad altri gruppi, per scelta personale o perché espulsi.