La Serie A torna ad essere una possibilità per il Palermo e non più una chimera. Se la società rosanero fosse un malato, si potrebbe immaginare questa speranza come il flebile segnale dato dal tracciato cardiaco: il Parma è stato deferito per la storia degli sms inviati prima della partita con lo Spezia, il che potrebbe tradursi, per i rosanero, in un traghetto dell’ultimo minuto verso la massima serie.
Il procuratore federale ha sottoposto a giudizio Emanuele Calaiò, giocatore del Parma, con l’accusa di illecito sportivo e la società per responsabilità oggettiva. Per intenderci, il club sarebbe responsabile “in solido” per la presunta violazione commessa dal suo calciatore.
Calaiò è accusato di aver alterato il risultato della partita, del 18 maggio, tra Spezia e Parma tentando, attraverso pressioni, di attenuare le prestazioni della squadra avversaria per far ottenere la vittoria al Parma. L’inchiesta era partita grazie alle denunce sporte dal club ligure.
Per il Palermo, quindi, nel caso in cui al club emiliano venisse comminata una squalifica, si aprirebbero nuovi orizzonti dopo l’amara querelle che si era sviluppata attorno alla partita col Frosinone. In quel caso, infatti, la giustizia sportiva aveva rigettato il ricorso dei rosanero per le presunte irregolarità che si erano verificate durante la gara.