«Finalmente si interviene per mettere in sicurezza a Palermo il Monte Pellegrino». Lo annuncia il presidente della Regione, Nello Musumeci, nella qualità di Commissario di governo per il dissesto idrogeologico, in merito all’appalto delle progettazioni relative agli ‘interventi di consolidamento delle pareti rocciose sovrastanti le aree urbane di Vergine Maria e Addaura’.
Quattro i lotti interessati: zona Nord (855mila euro), zona Nord-Est (510mila euro), zona Centro Orientale (314mila euro) e zona Sud (1,2 milioni di euro). Il bando di gara pubblicato a fine giugno scadrà il prossimo 30 luglio e una volta aggiudicato ci saranno a disposizione sessanta giorni per il progetto definitivo e trenta per quello esecutivo. Successivamente – sempre a cura degli uffici del Commissario contro il dissesto idrogeologico della Regione, diretti da Maurizio Croce – si procederà alla gara d’appalto dei lavori di consolidamento, già finanziati all’interno del ‘Patto per lo sviluppo della Città di Palermo’ con 30,5 milioni di euro. «Il finanziamento delle progettazioni – spiega il governatore – rientra all’interno del finanziamento per interventi di sicurezza del suolo e delle acque, con l’obiettivo di accelerare i progetti relativi alle opere di tutela del territorio».
Entusiasta il Comune di Palermo che aggiunge: «Torneranno visitabili in sicurezza le tre grotte dell’Addaura, sul fianco nord-orientale di Montepellegrino, che ospitano importanti graffiti rupestri di era preistorica». E’ questo uno dei risultati attesi dai lavori di messa in sicurezza dei costoni della montagna delle periferia nord di Palermo, la cui progettazione andrà a bando nelle prossime settimane.
La progettazione avrà un costo a base d’asta pari a circa 2,8 milioni, mentre gli effettivi lavori di consolidamento 30 milioni. L’intervento restituirà la fruibilità delle tre grotte chiuse ormai da oltre vent’anni (1997); nel frattempo sono divenute preda di vandali che hanno sfregiato alcune delle rarissime incisioni risalenti a circa 12 mila anni fa. La grotta è stata così dichiarata inagibile e posta sotto vincolo per il pericolo di caduta massi.
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Sempre nell’ambito degli interventi di mitigazione del rischio e messa in sicurezza dei constoni rocciosi della città, nei prossimi giorni saranno pubblicati anche i bandi relativi alla progettazione degli interventi di: mitigazione del rischio da crollo delle pareti rocciose sovrastanti l’abitato di Boccadifalco; protezione dell’area della colonia estiva comunale e del viale Diana dalla caduta massi delle sovrastanti pareti rocciose; completamento di messa in sicurezza del costone roccioso di Monte Gallo sovrastante l’area urbana di Mondello.
“Complessivamente – affermano il sindaco e l’assessore Arcuri – si tratta di circa 38 milioni di interventi finanziati col Patto per Palermo, che si sommano ad oltre 230 milioni di altri interventi strutturali ed infrastrutturali già realizzati. Un quadro di progetti ed opere che contribuiscono e ancor di più contribuiranno a migliorare la qualità della vita a Palermo, la sicurezza dei cittadini, l’offerta di servizi.”