PALERMO – Un’altra azienda storica dell’area industriale di Carini, la Ciodue Sud, che si occupa di prevenzione antincendio, è in crisi da tempo. Allo studio c’è adesso un piano per salvarla: un progetto innovativo di protezione dell’ambiente che potrebbe rilanciarla. Di questo si è discusso oggi in un incontro con l’amministrazione comunale a villa Niscemi, sollecitato dalla Fiom, alla presenza dell’assessore al Lavoro Giovanna Marano.
“Questi lavoratori hanno subito in pieno la crisi e da anni sono costretti agli ammortizzatori sociali per mancanza di commesse – dichiara Francesco Foti della segreteria Fiom Cgil Palermo – L’Azienda ci ha prospettato un progetto innovativo, di alta tecnologia, che se applicato nella nostra realtà darebbe grande sviluppo occupazionale per i metalmeccanici e allo stesso tempo sarebbe di enorme aiuto alla tutela del patrimonio boschivo”.
La Ciodue è nelle condizioni di realizzare anche a Palermo e in Sicilia un sistema di controllo che consente di rilevare l’insorgere degli incendi boschivi, già sperimentato in diverse nazioni come Germania, Spagna, Portogallo. Si tratta del sistema FireWatch, capace di intercettare il fumo, anche quando non è visibile a occhio nudo, attraverso un sofisticato sistema di analisi di un vasto perimetro per mezzo della scansione continua del territorio (GUARDA IL VIDEO IN BASSO).
“Questo sistema – aggiunge Foti – oltre a dare occupazione agli installatori e ai manutentori metalmeccanici, avrebbe un impatto positivo anche sui lavoratori interessati alla prevenzione e alla gestione degli incendi, in termini di maggiore sicurezza per gli addetti al servizio e per il territorio”.
L’incontro sarà aggiornato a settembre, con la partecipazione dell’azienda e del sindaco di Carini, Giovi Monteleone, oggi assente perché convocato d’urgenza al Mise per la vertenza Mercatone Uno.