La vostra Patti Holmes, per il suo compleanno, invece della solita torta, ha deciso di preparare con le sue manine il biancomangiare, un delizioso dolce al cucchiaio che le preparava la nonna e il cui nome deriva dal suo candido colore, simbolo di purezza e misticità. Questa ricetta di origine arabo-francese, che in passato prendeva il nome di “blanche mangieri“, comprendeva una serie di piatti “bianchi”, con una versione salata e due dolci, adatti a persone in convalescenza che accusavano problemi di stomaco o che, comunque, necessitavano di un’alimentazione leggera.
I primi ricettari occidentali a proporlo furono: Il Liber de Coquina e dei manoscritti oggi noti con il nome di Anonimo Meridionale, entrambi redatti tra XIII e XIV secolo alla corte di Napoli; Il Libro novo del gentiluomo Cristofaro di Messisbugo, a servizio presso la corte ferrarese e La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi.
In Sicilia il biancomangiare fu subito visto come un dolce, tanto che nel ‘700, grazie alle abili mani delle monache di clausura del Monastero di Santa Caterina, divenne uno di quelli che Giuseppe Pitrè vanta nel suo libro “La vita in Palermo cento e più anni fa“. Ce lo ricorda, inoltre, anche Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel “Gattopardo“, quando lo fa gustare a Don Fabrizio Corbera, principe di Salina, durante il famoso ballo, citandolo come un dolce raffinato ed elegante.
Due sono le versioni, con latte di mandorla e latte vaccino. Io, seguendo la ricetta della nonna, ho utilizzato il secondo.
INGREDIENTI
1 litro di latte
120 g amido per dolci
1 limone
cannella q.b
1 bustina di vanillina
zucchero a piacere (in base ai vostri gusti)
codette colorate
PREPARAZIONE
- In una ciotola versate il latte e lo zucchero.
- Ponete dentro un colino, versando l’amido, e con un cucchiaio fatelo sciogliere.
- Grattugiate la scorza di un limone, aggiungete una bustina di vanillina o qualche goccia di aroma alla vaniglia.
- Ponete sul fuoco a fiamma bassa e quando il biancomangiare si sarà addensato, spegnere e lasciarlo raffreddare. Solo dopo aggiungere le codette colorate.
Buon Biancomangiare, gustoso tuffo nel nostro passato.