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Il CIPA, Centro Italiano di Psicologia Analitica – Istituto Meridionale, ha organizzato nei giorni scorsi, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo e con l’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, un convegno da titolo “Un discorso sulla pace tra l’individuale e il collettivo: cura d’anima e visione del mondo“, aperto dalla Lettura Magistrale del professore Franco La Rosa, medico umanista e analista junghiano.
Dall’incontro è nata l’occasione per fare una riflessione, partendo dal concetto di pace, sui contorni della società odierna e sugli strumenti che ha l’uomo per vivere pienamente, al meglio, la relazione con l’altro.
Di difficile definizione, la pace è di certo un’istanza interiore continuamente minacciata dalle quote istintuali, irrisolte, da quelle parti aggressive che risiedono in ciascun essere umano.
“Serve a poco – ci dice il professore La Rosa nella video intervista – negare l’una o l’altra parte, la cosa più utile è fare integrare queste parti in chiave simbolica, recuperando una soluzione produttiva all’aggressività“.
L’epoca in cui viviamo, “che ha perso la dimensione sacrale“, priva della possibilità di andare a fondo e di connotarci secondo le nostre “equazioni personali“, manca della funzione culturale, nelle sue diverse declinazioni.
Aspetti etici, rispetto dell’altro, la dimensione della pace come necessità in virtù dell’altro: “La presunzione di buona fede è quello che conta nella vita – continua La Rosa – se già nella mia mente c’è la possibilità che l’altro mi offre l’opportunità di rivisitare le mie posizioni, arricchendomi, corro il rischio solamente di stare molto meglio. L’angoscia è che l’altro da noi possa essere la dimensione minacciosa: l’altro è la risorsa per eccellenza“.
L’incontro, dunque, come strumento concreto per integrare le nostre parti irrisolte.
“Basterebbe che ognuno di noi facesse la propria parte – conclude il Professore – dovremmo imparare a guardare alla meta come ad un progetto straordinario, da realizzare con gli strumenti più sani e più etici possibili“.