Il governo Musumeci piace ai lettori de ilSicilia.it, ma non mancano le voci critiche sull’operato del governatore siciliano.
Questo, in estrema sintesi, l’esito del sondaggio che abbiamo proposto in questi giorni in cui la giunta di governo della Sicilia compie un anno di vita e che abbiamo intitolato “un anno di governo Musumeci. Promosso o bocciato?”
Per il 40,56 per cento dei nostri lettori (pari a 7.180 voti) il lavoro svolto dal presidente della Regione Nello Musumeci in questo anno è stato “molto buono”; se a questo si somma anche il 15,25 per cento dei lettori (2.100 persone), che hanno dato come voto “buono”, vuol dire che il gradimento del governo regionale si attesta oggi attorno 55,80 per cento. Numeri non strabilianti, ma che danno, comunque, la misura del fatto che per la maggioranza di chi ci legge il governo di centrodestra sta facendo bene. A questi voti si aggiunge un 9,21 per cento dei lettori (pari a 1.630 voti) che ritiene sufficiente l’azione del governo.
A giudicare scarso l’operato di Musumeci è stato il 34,97 per cento dei votanti (cioè 6.190 lettori): questo significa che comunque i voti negativi ci sono e non sono pochi, anche se sono lontani di oltre venti punti percentuali dalla somma di chi ha gradito la politica del governo regionale.
Non abbiamo la pretesa di dare scientificità a questo sondaggio, ricordando che non siamo un istituto di rilevazioni, anche se i quasi 18 mila lettori che hanno votato rappresentano comunque una porzione non indifferente di Siciliani e danno la misura della vostra opinione, per cui per noi è estremamente preziosa.
Il dato che se ne trae è che, comunque, i Siciliani a distanza di un anno promuovono il governo Musumeci, che ottiene un gradimento abbastanza solido, ma che però non sfonda. Evidentemente per i tanti lettori che hanno espresso un voto “scarso” e per quelli che hanno votato “sufficiente” si può e si deve fare di più. Tutto sommato, l’azione di questo presidente della Regione viene guardata con attenzione da parte dei lettori, che la premiano, non senza puntellarla laddove ve ne sia bisogno. Come messaggio politico si può tradurre in un consiglio per il presidente della Regione, di intervenire con maggior forza in quei settori in cui vi sono le maggiori criticità e nei quali la Sicilia non brilla: dal lavoro al turismo, dalla complessa materia dei rifiuti fino ai collegamenti interni, sui cui occorre intervenire radicalmente.