Nella Finanziaria regionale varata dal governo Musumeci trova spazio una norma che riprende il cosiddetto ‘modello Portogallo‘, che introduce vantaggi fiscali per coloro che producono redditi all’estero e che decideranno di trasferirsi in Sicilia. L’intento è quello di “favorire gli investimenti, i consumi e il radicamento nella Regione di nuclei familiari e individui non residenti e ad alto potenziale economico“.
Le agevolazioni che verranno introdotte, in caso di approvazione della norma per come è stata scritta nella Finanziaria in fase di approdo all’Ars, sono destinate esclusivamente alle persone fisiche che decideranno di eleggere la propria residenza fiscale in uno dei comuni della Sicilia.
Entrando nel merito delle agevolazioni previste dalla normativa, esse “prevedono la concessione di un contributo regionale decennale a ristoro di quanto pagato dai cittadini a titolo di addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), di imposte comunali e tassa automobilistica nonché, di imposte correlate all’acquisto di beni immobili ricadenti nel territorio regionale“. tradotto, esenzione dall’Irpef regionale, imposte comunali e altri oneri per dieci anni.
Infine, i vantaggi per l’isola: “Si ritiene che la misura possa costituire un efficace strumento di sostegno all’economia della Regione in grado di attivare un processo di sviluppo locale anche grazie all’incremento dei consumi e degli investimenti correlati. Dalle nuove agevolazioni fiscali – conclude la relazione – si attendono, pertanto, effetti positivi sulla crescita economica complessiva dell’Isola“.