I giorni del Referendum e della valanga di “No” recapitati dagli italiani alla Riforma Costituzionale sono sempre più lontani per Maria Elena Boschi.
Archiviata la batosta elettorale del 4 dicembre, un mese dopo l’ex ministro ed attuale sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri ha assunto adesso i “posti di comando” del G7 di Taormina.
E’ lo scenario che si è delineato in queste ore (o per meglio dire già da qualche settimana), a Palazzo Chigi, dove la Boschi ha convocato e incontrato giovedi’ pomeriggio il sindaco di Taormina Eligio Giardina. “Tra due settimane sarò a Taormina in visita ai luoghi dell’evento”, ha detto la Boschi al primo cittadino della località che ospiterà i potenti del pianeta. All’incontro era presente anche il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Aquilanti, che sarà pure lui presente a Taormina al sopralluogo posto dalla Boschi in agenda tra due settimane in Sicilia.
Nel corso del faccia a faccia odierno a Palazzo Chigi si è discusso in particolare della situazione delle ospitalità e dei cantieri. Il sindaco ha rassicurato il sottosegretario circa la predisposizione in atto del piano per l’accoglienza delle 35 delegazioni che giungeranno nella Perla dello Ionio da ogni parte del pianeta. Ed insieme alle personalità politiche e diplomatiche sono attesi i circa 7 mila giornalisti, per i quali si sta preparando la relativa sistemazione in un apposito media center a Giardini Naxos.
E a Taormina, e nelle località del comprensorio ionico ed alcantarino, sino alle porte di Catania, verranno collocati i 6 mila 300 agenti delle forze dell’Ordine e delle forze Armate che blinderanno Taormina nelle giornate del G7. Il 26 e 27 Taormina, come ormai si sa, verrà trasformata in una “zona rossa”, con accesso interdetto ai non residenti ed impossibilità di accesso, insomma, per i turisti o per un qualsiasi altro passante che volesse recarsi a Taormina per qualche ora. Altissime le misure di sicurezza che si stanno per attivare, con la macchina organizzativa che è già scattata da mesi in tal senso con un censimento di residenti ed operatori economici.
“I cantieri per il G7, sovrintesi dal Commissario Riccardo Carpino, potranno finalmente prendere il via alla fine di
questo mese – spiega Giardina – e anche di questo abbiamo parlato con il sottosegretario Boschi, che tra due settimane sarà in visita a Taormina per fare una ricognizione complessiva sullo stato dei luoghi e per prendere visione delle location che ospiteranno i vari Capi di Stato e di Governo”.
Il primo cantiere che prenderà il via sarà quello riguardante il necessario adeguamento del Palacongressi, che attende una serie di interventi finalizzati a metterlo a norma e consentirne l’agibilità definitiva. Poi sarà la volta delle strade da asfaltare (in primis la bretella A18 di via Garipoli) ed inoltre il giardino pubblico da sottoporre a maquillage e la Via Teatro Greco da pavimentare.
Giardina ha anche reso noto che dal sottosegretario Boschi è stata “confermata la disponibilità per le opere del G7 per un ammontare complessivo di 15 milioni di euro”.