Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è arrivato a Catania. Una visita attesa da settimane sia per la politica siciliana che per l’economia regionale.
A Palazzo degli Elefanti, sede del Municipio, il premier ha già incontrato i sindaci della Città Metropolitana e i rappresentanti del mondo produttivo e delle Istituzioni. “Noi dobbiamo mettere l’amore e la dedizione per il nostro Paese davanti a tutto. L’Italia è un paese ricco di opportunità e straordinariamente ricco di potenzialità – ha detto Gentiloni – e mi fa piacere che Catania sia la prima visita di città del Sud da presidente del Consiglio. Per i motivi che sono lo sviluppo della città metropolitana, ma anche rapporti antichi di amicizia. Come ha fatto Enzo Bianco, serve molto al nostro Paese, da parte di chi rappresenta le istituzioni, la capacita’ di mettere davanti a tutto l’amore per la propria città per il proprio paese”. Sull’attuale condizione del paese Gentiloni ha aggiunto che “Non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo. Veniamo da 7-8 anni di crisi continuativi, durissimi sul piano sociale che soltanto ultimamente grazie a sacrifici degli italiani, alle imprese che esportano, al senso del dovere dei nostri lavoratori e all’impegno dei governi guidato da Renzi e da chi l’ha preceduto, ci siamo rimessi gradualmente in carreggiata. Ma le cicatrici di questi anni sono li'”.
Ad accoglierlo il sindaco della città, Enzo Bianco. “Siamo una grande comunita’, orgogliosa del nostro passato, ma che guarda con speranza al nostro futuro”, ha detto il primo cittadino, aggiungendo che “come citta’ metropolitana Catania e’ la settima in Italia – ha aggiunto Bianco – ma viviamo il paradosso di avere ingenti investimenti per infrastrutture da realizzare, ma non abbiamo i fondi per l’ordinaria amministrazione. Abbiamo un problema sicurezza – ha aggiunto il sindaco – legata alla crisi, che abbiamo pagato a caro prezzo. Ma anche per una mafia sfrontata e arrogante. Ma c’e’ stata una squadra, lo Stato, che con passione ed entusiasmo ha riportato risultati eccezionali”
“E’ deprimente lo spettacolo dato dai sindaci della ‘colonia Sicilia’ alla visita del capo del Governo del paese colonizzatore – dice Massimo Costa, presidente di Siciliani Liberi – senza che nessuno di loro abbia il coraggio o la dignità di ricordare che, in legge di bilancio, è previsto un aumento del contributo siciliano al ‘risanamento della finanza pubblica erariale’ di circa il 50% per almeno 700 milioni l’anno”.
Poi è stato il turno dello stabilimento Enel di contrada Passo Martino alla Zona Industriale di Catania, dove lavora la BaxEnergy, multinazionale italo-tedesca che fornisce soluzioni innovative ad alto contenuto tecnologico nel campo delle energie rinnovabili. “Il settore della green economy è assolutamente strategico per il Paese, penso che sia arrivato il momento di dire basta a un certo scetticismo e sulle sue potenzialità. C’e’ ancora un po’ di scetticismo, molto minore di qualche anno fa, c’e’ certamente un’evoluzione a livello internazionale che va tenuta d’occhio. Si può fare di più, ma partiamo dalla consapevolezza che investimenti e potenzialità della green economy sono una cosa fondamentale per l’Italia”. Il premier ha incontrato l’Ad di Enel Francesco Starace ribadendo che “la nostra posizione e quelli degli altri Paesi sul clima non cambiera’ nonostante i messaggi che vengono dagli Stati Uniti”. Il Centro di Ricerca e Sviluppo della società nasce a Catania nel 2011 grazie alla scommessa dell’ingegnere Simone Massaro, Ceo di BaxEnergy che, dopo un’esperienza decennale negli Stati Uniti dove ha progettato software adottati tra gli altri dal Pentagono, dalla Nasa e dalla Disney, è ritornato in Sicilia per investire nel territorio, creare nuove opportunità nel mondo dell’economia digitale e dell’Industria 4.0 e per contribuire alla costruzione di un futuro sostenibile. “Gli investimenti di Enel ci permettono di guardare con ottimismo in Sicilia, anche perchè c’è un forte legame col territorio. Che questo avvenga a Catania ha un valore speciale – ha concluso Gentiloni – perchè naturalmente sappiamo bene quanto nel futuro di questa terra e del Mezzogiorno siano fondamentale innovazione ma anche green economy e energie rinnovali. Per questo incoraggiamo Enel Green Power in queste attività”.