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Messina, Croce unisce il centrodestra: “Identità, rispetto dell’altro e riscatto”

domenica 24 Aprile 2022

A chi gli contesta di essere divisivo nel centrodestra risponde indicando le sigle a suo sostegno (una dozzina): “L’unica che manca è anche l’unica che ha diviso”. E quando gli chiediamo se considera la sua candidatura a sindaco “figlia” dell’accordo Genovese-Navarra risponde con la sua storia dal 2010 in poi dai governi Berlusconi, Lombardo, Crocetta, Musumeci e chiosa: “Tutti i candidati hanno solo un padre e una madre. Anche io ho solo un padre, che purtroppo non c’è più, e una madre. Sono stato scelto per le mie competenze e ho accettato con entusiasmo”.

Maurizio Croce si presenta in un sabato pomeriggio nel corso dell’inaugurazione della sede del comitato elettorale a poche ore dagli ultimi sì ufficiali, quelli della Nuova Dc, Noi con l’Italia e autonomisti. Al suo fianco anche gli ormai ex leghisti, il gruppo che fa riferimento al coordinatore cittadino Nino Beninati (ci sono anche Dino Bramanti e Giuseppe Santalco) e che presenterà la lista Azzurri per Messina.

Il cerchio è chiuso ed a sottolinearlo sono i leader presenti al fianco del candidato sindaco e le oltre duecento persone a sostegno fuori dalla sede del comitato.

E’ una casa dai forti pilastri ed oggi il centrodestra è più forte di quanto si possa immaginare- ha esordito Croce- Ringrazio per la fiducia che mi è stata data. Sono orgoglioso di poter continuare a spendermi per la mia città”.

Croce è stato l’unico a parlare ma al suo fianco c’erano i rappresentanti delle forze politiche che lo sostengono: Beppe Picciolo (Sicilia Futura-Udc), Luigi Genovese (Ora Sicilia), Elvira Amata ed Ella Bucalo (Fratelli d’Italia), Ferdinando Croce (Diventerà Bellissima), Matilde Siracusano (Forza Italia), Nino Beninati (ex lega), Roberto Corona (Noi con l’Italia), Salvo Versaci (La Spiga), Carlo Callegari (Partito animalista). Tra le sigle a sostegno c’è anche Mpa ma tra i seduti al fianco di Croce ieri non c’era nessun esponente.

“Ho iniziato il mio percorso a tutela dell’ambiente molti anni fa. Sono stato nominato dall’allora ministra Prestigiacomo nel governo Berlusconi commissario per il dissesto idrogeologico per la Puglia e per la Sicilia. Ho sempre operato in questo campo dal 2010 ad oggi anche con gli altri governi che mi hanno riconosciuto competenza e professionalità. E’ un incarico che ricopro ancora oggi e con orgoglio dico che ho gestito un miliardo di euro in progetti per la tutela del territorio. Ancora oggi a Messina e nella città Metropolitana di Messina ci sono cantieri che sono nati con me. Oggi c’è un salvadanaio importantissimo, che è il Pnrr. Dobbiamo avere chiaro in testa cosa fare, con una visione strategica. Ed iniziare subito”.

La squadra non è al momento ufficializzata ma oltre a Matilde Siracusano fioccano altri nomi, come quello di Francesco Rella e Antonio Barbera. Il programma sarà messo nero su bianco nei prossimi giorni ed è certo che ci sarà il sì convinto di tutti al Ponte sullo Stretto.

La mia campagna elettorale sarà basata sul rispetto degli altri candidati- commenta Croce– Stiamo lavorando al programma che avrà come priorità la parola identità. Messina deve trovare la sua identità. Proprio per questo uno dei punti principali sarà il water front. Ancora oggi zone strategiche per Messina, come l’ex Fiera o la zona falcata appartengono all’Autorità portuale. Perché non sono a disposizione dell’amministrazione comunale?”.

Si dice convinto che non ci sia alcun ritardo nella campagna elettorale del centrodestra perché ad esempio la scadenza per la presentazione delle liste è dal 13 al 18 maggio. E’ certo poi che la sua esperienza trasversale e la sua competenza siano l’arma in più e non la debolezza. Non si considera divisivo ma l’esatto opposto: “L’unico che se ne è andato è proprio chi predicava l’unità. Allora sono io che chiedo a voi: chi è divisivo?”

La sua, ribadisce, sarà la campagna elettorale del rispetto degli avversari ed esclude ogni inciucio “ho solo un padre e una madre”. Ma a ribattere a quello che sarà il mantra delle prossime settimane ci pensa Luigi Genovese:Non c’è bisogno che ci mettiamo d’accordo con Navarra sul fatto che Federico De Luca non è il nostro candidato…….”. E il suo non è un lapsus…..

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