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All’Ars tutti in vacanza, manovra in Aula solo da martedì: 800 emendamenti nonostante lo stralcio di molte spese

venerdì 14 Aprile 2017
Ars-Sicilia

Tutti in vacanza all’Ars. Il parlamento siciliano ha sospeso le proprie attività, per permettere ai novanta deputati di festeggiare la Pasqua, in attesa di riprendere i lavori d’Aula martedì pomeriggio. Tanto, avranno pensato, per approvare la manovra finanziaria c’è tempo fino al 30 aprile, quando scade la proroga dell’esercizio provvisorio.

Lo scopo sarebbe di approvare una “Finanziaria snella” e rinviare alcune norme al ddl collegato da varare, con calma, dopo la dead line fissata dalla legge.

A saltare, intanto, ci sono una ventina di norme contenenti contributi a pioggia; le avevano inserite nella finanziaria varata la notte del 5 aprile dalla commissione Bilancio. Ma con un colpo di mannaia, per usare una metafora, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone le ha stralciate. Norme che sono, di fatto, una riedizione sotto mentite spoglie della tabella H. Insomma, la solita storia che si ripete ogni anno.

A restare fuori dalla manovra sono le norme a destinazione specifica, come i fondi previsti per il Festival del Jazz di Castelbuono o per il centro siciliano Sturzo, ma anche quelli per il Bellini teatro festival. O, ad esempio, quella dedicata ai giornalisti, che la Regione avrebbe dovuto reclutare in base all’esame dei curricula per ricostituire l’ufficio stampa, assumendoli, of course, a tempo determinato. E ancora, quelle per l’acquisto di 6 mila copie di giornali da cooperative di giornalisti.

Stralciate pure le norme per Cefalù dopo gli incendi della scorsa estate, quelle previste per i danni provocati dall’alluvione di due anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto  e per lo stadio di Canicattì.

A restare, in stand by, invece, ma inserite nell ddl collegato sono rimaste la norma che dal primo luglio manda in soffitta Riscossione Sicilia, liquidando la partecipata regionale, che si occupa della riscossione dei tributi e quella che abolisce l’Aran Sicilia (l’agenzia per la rappresentanza negoziale nel pubblico impiego).

Sono circa 800 gli emendamenti alla manovra presentati dai deputati. Fra i tanti c’è un emendamento alla Finanziaria presentato dai 5stelle, che ha lo scopo di erogare fondi fino ad otto milioni di euro per le Ipab, grazie ad un taglio lineare di tutti i capitoli dell’1,5 per cento. I soldi eventualmente risparmiati servirebbero a pagare gli stipendi dei dipendenti.

Un altro emendamento, ma stavolta del governo Crocetta, incrementa di 100 milioni di euro il fondo unico per la disabilità. Con il nuovo emendamento del governo, il fondo unico regionale per la disabilità sarà, per il 2017, di 288 milioni.

Come andrà si vedrà. Di certo c’è che è tutto rinviato a dopo la pausa Pasquale. Martedì prossimo l’aula tornerà a riunirsi per dare il via libera all’esame della manovra. E a quel punto comincerà la “battaglia”.

Di seguito le principali voci di spesa varate dalla Commissione Bilancio:

Ecco in dettaglio la manovra con tutte le spese approvate

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