
Non c’è intesa sulla finanziaria regionale e cosi l’Ars pensa bene di tagliarla per intero e di lasciare “vivi”, cioè all’esame dell’Assemblea, solo 16 articoli. E’ la soluzione trovata oggi dall’Aula dopo che la conferenza dei capigruppo, su proposta del vice capogruppo del Pd Giovanni Panepinto, aveva deciso di salvarne solo 9 per evitare il rischio di non riuscire a dare il via libera alla manovra entro i termini dell’esercizio provvisorio.
L’orientamento è, dopo una radicale sfoltita, quello di approvare tutto entro il 28, massimo il 30 aprile. In tempo per evitare un commissariamento. E quindi 16 articoli possono bastare, più altri 4 che transitano nella manovra dal collegato.
Tutto il resto della finanziaria, invece, sarà spostato nel testo del collegato che sara incardinato entro il 30 aprile ed esaminato solo dopo il voto ai testi contabili. Una soluzione in extremis, presa per evitare di portare al voto 45 articoli ancora tutti da definire (ad eccezione del numero 2 che destina 91 milioni alle ex province).
Ma ecco quali sono le norme della manovra che vanno in Aula a partire da stasera: gli articoli 1, 2, 3, 6,8, 12, 13, 15, 22, 23, 26, 34, 43, 44, 45, 46. Si tratta di finanziamenti in favore dei Comuni, della province, di enti in liquidazione, società partecipate, consorzi di bonifica. Si finanzia il fondo pensioni e immobili della Regione e il fondo per la disabilità. Salvi anche Asu, Lsu, sportellisti, passa anche una norma pubblicità sui giornali, l’Aras.
Sono 4 le norme del collegato che transitano in finanziaria, sono gli articoli: 7, 35, 61 e 68 e riguardano, invece, i fondi comunitari e l’articolo che dà la possibilità di spendere fino al 30 giugno i fondi dell’ex Tabella H.