L’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Roberto Di Mauro, ha iniziato questa mattina la discussione generale della manovra finanziaria. In aula è presente il Governo Musumeci.
“E’ la prima volta che la manovra arriva direttamente in aula senza il visto politico e tecnico della commissione Bilancio, non ho mai riscontrato una simile prescrizione, così artificiosa, nella mia esperienza parlamentare. Mancano una serie di atti essenziali”. Così il presidente della Commissione Bilancio, il forzista Riccardo Savona, intervenendo a chiusura della discussione generale sulla manovra. Savona ha riferito di avere trasmesso alla Presidenza dell’Ars gli emendamenti che erano pervenuti alla Bilancio.
L’aula tornerà a riunirsi domani alle 12 per l’esame del bilancio di previsione. Il vice presidente dell’Ars Roberto Di Mauro ha fissato alle 12 del 2 maggio il termine per gli emendamenti alla legge di stabilità, che sarà esaminata nella stessa giornata. Domani scadrà l’esercizio provvisorio.
“Si destinano 20 milioni di euro, a finanziamento della fase di startup della Legge voto del 17/12/2019, Disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”. È la sintesi del testo di due emendamenti alla Finanziaria deliberata dalla giunta regionale al vaglio del parlamento siciliano, che i deputati Danilo Lo Giudice e Nello Di Pasquale hanno predisposto a sostegno della norma di politica economica, discussa in Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica. Iniziativa preceduta dalla lettera di appello, inviata nei giorni scorsi alla deputazione siciliana, da Vincenzo Lapunzina, presidente dell’associazione zone franche montane Sicilia, e coordinatore regionale del comitato promotore, composto dai sindaci e dall’associazione.
La proposta di legge, giunta “dal basso” nelle Aule parlamentari e che, di fatto, ha anticipato di oltre cinque anni il PNRR, ha un percorso lungo, oltre 2570 giorni.