Quasi un mese di stop. Siccome a maggio avevano lavorato assai (due sedute d’Aula in tutto per meno di un’ora di durata complessiva), i parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana hanno ben pensato di prendersi una lunga vacanza e torneranno a riunirsi solo il 14 giugno, praticamente fra 27 giorni.
Non c’è che dire: la dedizione degli inquilini di Palazzo dei Normanni per il ruolo affidato loro dagli elettori è davvero proverbiale. Siccome in tempi normali le sedute dell’Ars si celebrano in media per non più di tre giorni a settimana (dal martedì al giovedì), adesso che fa caldo e si avvicinano le amministrative, non è giusto affaticarsi in questo modo a Sala d’Ercole. Meglio tornare nei propri “collegi” e fare altro, magari sostenendo qualche sindaco amico o tutt’al più riposandosi dalle fatiche parlamentari di un duro lavoro invernale.
Per la cronaca, ieri i deputati si sono visti a Palazzo dei Normanni, ma si è capito che non era aria. E così, valigia pronta e bye bye. Tutto rinviato a dopo le elezioni comunali dell’11 giugno. Poco importa se sul tavolo dell’Ars c’erano una serie di questioni spinose: possono attendere!
Meglio evitare – avrà pensato qualcuno – di affrontare temi delicati come il progetto di fusione fra il Cas, Consorzio autostrade siciliane e l’Anas. E che dire della finanziaria bis? il cosiddetto “collegato” che contiene la bellezza di 89 articoli, alcuni dei quali strategici per sbloccare investimenti per imprese e dare garanzie ai siciliani: anche quello può aspettare.
In compenso, i parlamentari regionali in questo mese di vacanza continueranno a percepire i loro lauti emolumenti, mentre le norme che i Siciliani attendevano restano bloccate, ferme al palo, nell’attesa che i signori deputati facciano ritorno in Aula dopo le comunali: tutto fermo, dalle assunzioni nella formazione professionale, agli aiuti alle imprese, alla norma sui medici specializzandi, a quelle sulle società partecipate, per non parlare dei finanziamenti per l’irsap, o la proposta di liquidazione di Riscossione Sicilia, così come la cancellazione dell’Aran o la norma sulle promozioni dei dirigenti.
Però qualcosa avverrà in questo mese di stop: il prossimo 26 maggio ci sarà una seduta speciale con il presidente Mattarella, per festeggiare l’anniversario della prima riunione dell’Ars. Una passerella, nella quale Sala d’Ercole vedrà la folla delle grandi occasioni. Non sarà approvato lo straccio di un provvedimento, ma la sfilata dei deputati regionali davanti ai riflettori, quella è assicurata.
Nel frattempo, è buio pesto su Palazzo dei Normanni. E non c’è nemmeno bisogno che qualcuno spenga la luce…