Dopo le feste e i comizi delle ultime ore, a mezzanotte è scattato il silenzio elettorale in vista del voto amministrativo di domenica 11 giugno, quando in 128 comuni siciliani saranno rinnovati sindaco e consiglio comunale.
Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23, ora in cui i seggi chiuderanno e a quel punto comincerà lo spoglio delle schede. I primi risultati giungeranno in nottata. I candidati che aspirano a uno dei 1.616 posti nei consigli comunali, nell’intera isola, sono oltre 8.000, distribuiti in 546 liste. Gli elettori 1.559.397.
Le sfide più attese sono quelle di Palermo e Trapani, unici capoluoghi in cui si vota. Secondo la nuova legge elettorale approvata dall’Ars, nei comuni con oltre 150 mila residenti diventerà sindaco chi avrà ottenuto almeno il 40% dei consensi.
Previsto, inoltre, il voto con la doppia preferenza di genere. In pratica, nel caso in cui si vogliano dare due preferenze (è pur sempre possibile darne una sola o nessuna), occorrerà indicare obbligatoriamente un uomo e una donna. Se nessuno dei candidati dovesse raggiungere il 40%, allora si andrà ai ballottaggi, previsti per il 25 giugno.
Secondo il sistema del trascinamento, per votare il candidati sindaco è sufficiente mettere la croce su un simbolo collegato, ma c’è la possibilità del cosiddetto voto disgiunto, ovvero si può barrare un simbolo e contestualmente anche il sindaco collegato ad un’altra coalizione.