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I “Carabinieri dell’Arte” in mostra: ecco i capolavori restituiti

giovedì 15 Giugno 2017

Promossa dall’Arma dei Carabinieri – in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, la Regione Siciliana  e l’Aeronautica Militare, inserita nel progetto più ampio “Le città della fiducia”- la mostra FIDELIS espone sino al 10 settembre opere e reperti archeologici recuperati e restituiti alla collettività dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.

Ospitata nell’antico quartiere militare di San Giacomo, nel cuore del centro storico di Palermo tra la Cattedrale e Porta Nuova, la caserma intitolata a Carlo Alberto Dalla Chiesa è un luogo normalmente poco accessibile al pubblico. L’occasione per visitarla, o scoprire il grande patrimonio artistico e monumentale in essa custodito, è dato fino al 10 settembre dall’eccezionale mostra che presenta – in un allestimento senza precedenti per valore delle opere e qualità della sede espositiva – il risultato del lavoro che l’Arma dei Carabinieri svolge quotidianamente in difesa del patrimonio culturale e artistico del nostro Paese.

Una mostra che gli organizzatori hanno voluto dedicare a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Carlo Alberto Dalla Chiesa – insieme alle altre vittime delle stragi in cui rimasero uccisi – e in special modo alle loro innovative intuizioni investigative, tecniche e culturali, che costituiscono tuttora modelli di riferimento per le attività dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata. Una installazione straordinaria della mostra è già stata realizzata il 23 maggio scorso presso l’aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo, in occasione del venticinquesimo anniversario della strage di Capaci.

L’impegno investigativo profuso nelle diverse operazioni di recupero di beni culturali – durate spesso anni – vede al centro “i Carabinieri dell’Arte”, che costituiscono un esempio unico a livello internazionale di efficacia e professionalità, punto di riferimento in materia per le polizie di tutti i Paesi stranieri. La Banca Dati del Comando – nella quale sono contenute milioni di informazioni foto-descrittive di beni culturali, strumenti musicali, mobili, libri antichi, preziosi beni devozionali e di culto, trafugati e commerciati in decine e decine di anni, per i quali non si ferma mai la costante attività di ricerca – è la più vasta del mondo, ispiratrice di quella analoga dell’Interpol.

Il lungo lavoro di investigazione e recupero, svolto per la gran parte in Sicilia, può essere testimoniato dalla Testa di Ade, oggi conservata nel Museo Archeologico di Aidone, in provincia di Enna. L’eccezionale opera in terracotta fu trafugata nell’area archeologica di Morgantina negli anni Settanta, venduta illecitamente al Paul Getty Museum ed esposta nella sede di Malibù, in California, fino al suo recupero avvenuto nel 2014 con una rogatoria internazionale che ne ha consentito la restituzione. Il 29 gennaio 2016  si è infine concluso il lungo viaggio di questo capolavoro d’epoca ellenistica, dal valore inestimabile, tornato finalmente in Sicilia.

Arricchiscono l’esposizione altre opere di gran pregio. Tra queste Il concerto (1610 circa) di Bartolomeo Manfredi, maestro di influenza caravaggesca, esposto alle Gallerie degli Uffizi, quattro dipinti di Tintoretto, rubati al museo di Castelvecchio di Verona nel 2015 e recuperati in Ucraina dopo l’arresto di tutti gli autori del furto, e il tabernacolo ligneo, recuperato dalla Chiesa di S. Antonio Abate ad Amatrice e proveniente dagli interventi dei “Caschi Blu della cultura” nelle zone terremotate del Centro Italia. L’importante dipinto di Manfredi, un olio su tela che oggi solo grazie al laborioso restauro può essere esposto, è stato scelto anche per l’alto valore anche simbolico: è tra le opere che, nella notte tra il 26 e 27 maggio del 1993, furono distrutte o gravemente danneggiate dall’esplosione della bomba che provocò la strage mafiosa di via dei Georgofili a Firenze, nella quale rimase uccisa un’intera famiglia con la neonata Caterina Nencioni.

Il progetto complessivo delle “Città della Fiducia”, di cui questa mostra è parte integrante, costituisce un modello di produzione culturale europeo in cui si fondono sinergie tra istituzioni statali, istituzioni locali, realtà sociali e associative, istituzioni bancarie, imprese, sindacato e cooperazione: un concreto patto civile per la legalità e per la tutela del patrimonio culturale.

Caserma Bonsignore – Dalla Chiesa, corso Vittorio Emanuele 475 Palermo.
Orari di apertura:
dal martedì al venerdì: ore 16:00/20:00,
sabato e domenica: 9:00/13:00. Lunedì chiuso.
Fidelis è una produzione a cura generale della Fondazione Falcone, First Social Life, Open Group.

 

Un progetto sociale per la cura dei patrimoni culturali. Open Group (impresa cooperativa associata a Legacoop Bologna), Arternativa (impresa d’eccellenza per il trasposto e la movimentazione dei capolavori d’arte di Firenze), First Social Life (associazione di promozione sociale nazionale con sede a Roma), Fondazione Falcone (istituzione per la tutela e la promozione della cultura della legalità) hanno progettato e realizzato in una comunità gestita da Open Group, a Bologna, le prime casse fine art, per il trasporto delle opere d’arte, ad alto impatto civile: legno sostenibile e proveniente dalla filiera legale, oltre 20 lavoratori sensibili provenienti da percorsi contro la tossicodipendenza, vernici ecologiche, interni hi-tech per l’assoluta sicurezza delle opere, 30 casse prodotte già per la recente mostra agli Uffizi e adesso per il 23 maggio (anniversario della strage di  Capaci 1992-2017) per Fidelis a Palermo, a sostegno dell’Arma, per il trasporto delle opere recuperate dai “Carabinieri dell’arte”. Il “Paese in marcia”, un esempio, anche a piccoli passi, dove privato, cooperazione, istituzioni, cultura e sociale si mettono insieme in un nuovo patto civile per la responsabilità sociale e per i patrimoni culturali più delicati. L’obiettivo è quello di stare sul mercato, operare per il MiBACT e le istituzioni museali, senza sconti o agevolazioni caritatevoli: dare fiducia alla pari, significa far crescere imprese sane e dare forza al lavoro, dare opportunità a tutela del grande patrimonio culturale italiano ed europeo. 

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