Ecco un saggio utilissimo per agricoltori, professionisti, giovani in cerca di prima occupazione, titolari di aziende, associazioni culturali, operatori di turismo rurale, amministrazioni locali e per quanti operano nelle aree rurali italiane che, oltre a suggerire alcune soluzioni legati alla multifunzionalità aziendale e occupazionale, indica, per ogni iniziativa, le fonti di finanziamento.
Il libro è diviso in due parti; la parte generale evidenzia gli aspetti storici, culturali e ambientali e la scelta obbligata per gli operatori del mondo rurale della multifunzionalità. La seconda parte individua dieci funzioni: produttiva, paesaggistica, ambientale, didattica, sociale, culturale, energetica, turistico-ricreativa, servizi alle imprese e alla persona, attività ittiche, iniziative connesse al mondo rurale che possono essere estrinsecate in maniera dinamica e moderna, attraverso l’offerta di alcuni servizi: assistenziali, formativi, educativi, d’inserimento lavorativo e sociosanitari.
Un ruolo che il mondo agricolo ha sempre svolto in maniera naturale con una scarsa propensione alla monetizzazione. Le varie funzioni multifunzionali, oltre a presentare le attività che possono essere intraprese, con le fonti di finanziamento afferenti ai Piani di Sviluppo Rurale individua altre fonti quali: INVITALIA, Inps, Legge Sabatini, ecc. L’ultimo capitolo è riservato ai sistemi territoriali, ai distretti rurali ed agroalimentari, mutuati dalle varie esperienze nazionali dei progetti LEADER, utile per comprendere l’evoluzione delle governace territoriali e le forme aggregative.
Studioso e animatore dello sviluppo locale, Mario Liberto, non si stanca mai di additare come valore aggiunto per gli agricoltori e i fruitori dello spazio rurale ciò che resta dei beni naturali e la variegata fisicità del territorio umanizzato, dei tanti bei paesaggi agrari italiani che sono «scrigni di cultura».
L’interesse di Liberto rimangono gli agricoltori, grandi, medi e piccoli, i territori rurali e i giovani, alla cui sorte ha associato il suo destino di intellettuale, agronomo e funzionario regionale scrupoloso e preparato, sempre pronto ad assistere chiunque abbia bisogno di una guida esperta e affidabile per districarsi nella giungla di una burocrazia non sempre in grado di rispondere ai bisogni veri di chi produce ricchezza, cibo, svago, ospitalità rurale, incontro dei saperi cosmici con le nuove competenze informatiche, progetti di sviluppo autogestiti e di turismo integrato.