Rinnovare il contratto di servizio con Trenitalia, tenendo in considerazione le necessità dei lavoratori del comparto al fine di garantire loro “la possibilità di trovare occupazione nella costruzione e manutenzione delle ferrovie, del materiale rotabile e dei treni in Sicilia”. E’ questo il principale punto della risoluzione approvata stamani dalla Commissione lavoro dell’Assemblea regionale siciliana, in relazione alla difficile situazione che ormai da anni vivono i circa 200 lavoratori della ex Keller di Carini. Il documento, inoltre, impegna il governo regionale a verificare la possibilità di prorogare gli ammortizzatori sociali e a rilanciare il settore.
La vertenza si trascina ormai da anni, in particolare dalla fine del 2014 quando venne dichiarato il fallimento e di conseguenza la chiusura dell’azienda. Da quel momento i dipendenti sono stati messi in mobilità. Un paracadute che per un primo gruppo si è già chiuso a novembre del 2016, per un secondo si chiuderà a breve e che nel 2018 lo sarà anche per i dipendenti più anziani.
Nel frattempo però alcuni segnali positivi hanno fatto riaccendere le speranze. Si tratta dell’acquisizione dello stabilimento da parte della Omer, dell’imprenditore Pino Russello, e dell’insediamento, sempre a Carini, della Rfi che ha rilevato l’impianto dell’Ansaldo Breda. Due realtà produttive che con un incremento delle commesse potrebbero assorbire tutta la forza lavoro ex Keller. Rfi, nello specifico, attualmente dà occupazione a circa 60 persone, ma il suo piano industriale prevede a regime 150 unità.
Da qui la richiesta fatta al governo siciliano di stipulare con Trenitalia un contratto di servizio che potenzi i collegamenti ferroviari, in modo tale da stimolare gli investimenti e creare nuovi posti di lavoro, e nelle more prolungare gli ammortizzatori sociali. “Con l’approvazione di questa risoluzione, si aprono nuove speranze sia per i lavoratori ex Keller che per le 20 persone dell’indotto. Il nuovo insediamento di Rfi a Carini, fa supporre che ci siano le condizioni per pensare ad un polo ferroviario siciliano”, spiega l’onorevole Pino Apprendi (Pd) che da anni segue la vertenza.
“Stiamo tentando in qualsiasi modo di trovare una soluzione per salvaguardare i lavoratori, per fare ciò è necessaria la volontà politica dei governanti. Si tratta di un percorso tortuoso e per niente facile”, sostiene Silvio Vicari della Uilm.
Per il segretario della Fim Cisl di Palermo, Ludovico Guercio, “fondamentale è il rinnovo del contratto di servizio con un miglioramento delle condizioni rispetto a quelle precedenti. Se la Regione lo approva in questo modo potrebbe aumentare il lavoro e le aziende di Carini assumere i lavoratori ex Keller”.
Per accelerare i tempi le tre organizzazioni sindacali presenti – Fim, Fiom e Uilm – hanno chiesto lo stralcio e l’approvazione dell’art.19 dei collegati alla finanziaria, dove sono contenute le risorse da destinare al trasporto ferroviario.