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Ben trovati alla puntata n°43 de La Buona Salute, l’argomento di questa puntata è un focus sulle malattie vascolari periferiche, in particolar modo quelle che afferiscono agli arti inferiori. Abbiamo incontrato il Dott. Corrado Amato, Angiologo e Responsabile dell’Unità Operativa di Angiologia del Policlinico Giaccone di Palermo. Abbiamo avuto modo di comprendere meglio alcuni aspetti che riguardano in primis le conseguenze di questo genere di patologie, ma anche di capire quali possano essere i primi segnali che dovrebbero mettere in allarme i soggetti a rischio, soprattutto chi ha superato i 50 anni, ancor più a rischio se fumatori. Primo e inconfondibile segnale pare essere proprio la difficoltà nella deambulazione. Abbiamo successivamente raggiunto l’ARNAS Civico di Palermo, dove ci ha accolto il Prof. Salvatore Corrao, Dir. del Dipartimento di Medicina Interna, con cui abbiamo parlato dell’impatto epidemiologico del diabete.
Secondo un censimento in Sicilia sono oltre 300.000 i soggetti che soffrono di questa condizione e probabilmente il dato potrebbe essere sottostimato. Ma ci sono buone notizie che arrivano in conseguenza ad alcuni studi di ricerca medica sull’argomento, pubblicati su Cardiovascular Diabetology, si tratta di un lavoro svolto su un campione di 100.000 pazienti che ha messo in evidenza il pericolo del degenerare del diabete, procurando in alcuni casi la fibrillazione atriale, ponendo i pazienti a rischio cardiovascolare e cerebrovascolare. Abbiamo appreso, con sommo piacere, che i risultati della ricerca in questo campo hanno prodotto risultati ottimali, e lo stesso Prof. Corrao fa un chiaro riferimento ad un farmaco specifico, il RIVAROXABAN un anticoagulante di nuova generazione in grado di ridurre sensibilmente il rischio di ictus, così come altri eventi di natura cardiovascolare. Infine abbiamo incontrato la Dott.ssa Stella Aliquò con cui abbiamo parlato del piede diabetico, quali siano le cause di questa patologia, come identificarlo senza essere tratti in inganno, ad esempio da piccole ferite al piede e soprattutto ci ha spiegato come procedere per la prevenzione oltre che il corretto metodo di cura, che coinvolge più figure mediche affinché si possa fare una corretta anamnesi, partendo dal principio della multidisciplinarietà.