‘‘Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista”. E’ l’inizio di un messaggio intimidatorio, che si chiude con la foto di una cassa da morto vuota, arrivato a Maria Grazia Brandara, 61 anni, commissario straordinario a Licata (AG) dopo le dimissioni del sindaco antiabusivismo Angelo Cambiano sfiduciato dal consiglio comunale.
Brandara, che ha denunciato l’intimidazione, aveva guidato il Comune, sempre da commissario, dal dicembre 2014 al giugno 2015.
Era stata lei, da commissario, a stanziare i fondi per le demolizioni delle case abusive.
Licata, comune agrigentino di 38 mila abitanti, negli ultimi anni ha fatto notizia per le tante case abusive, pare siano 17 mila immobili. Il sindaco Cambiano voleva attuare i decreti di demolizione ma ha sollevato l’ira di migliaia di suoi concittadini e ha subito minacce.
Brandara , ex democristiana eletta all’Ars con la Casa delle Libertà – Cuffaro Presidente, ora vicina al governatore Rosario Crocetta, impiegata dell’agenzia delle entrate a Catania, è stata anche consigliere provinciale e sindaco di Naro. ‘‘Sappiamo dove abiti a Palermo in via… e dove abiti a Naro, grandissima…tornatene al tuo paese scappa fino a che sei in tempo quando meno te l’aspetti ti spariamo. La cassa è già pronta”.
Nel luglio 2016, nella sua carica di commissario straordinario dell’Irsap, aveva ricevuto un altro messaggio intimidatorio con allegate due cartucce di fucile.
“Garantiremo la necessaria serenità al commissario straordinario del Comune. Io sono qui, così come ho fatto con il sindaco Angelo Cambiano, per incontrare Brandara e conoscerla, visto che da quando si è insediata non c’è stata la possibilità di farlo, ed augurarle buon lavoro nell’amministrare questa splendida cittadina“.
Lo ha detto il questore di Agrigento, Maurizio Auriemma, che ha incontrato, recandosi al Comune di Licata, il commissario straordinario Maria Grazia Brandara, dopo le minacce ricevute.