“Chi da informazioni relative a procedimenti coperti da segreto istruttorio è un delinquente perché commette un reato. Io sono estraneo a questa vicenda e intendo far valere le mie ragioni e la mia storia.
Nonostante tutto continuo a mantenere fiducia nella magistratura come sempre”. Inizia così la nota di Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale del Comune di Palermo, pubblicata sulla sua pagina Facebook in relazione a notizie stampa secondo le quali sarebbe indagato dalla Procura nell’ambito di un’inchiesta su una presunta raccolta di firme false alle comunali del 2012, reato già contestato pure ai Cinquestelle.
“Questa storia – aggiunge – sta incominciando a stancare soprattutto per la disinvoltura di chi mi attribuisce responsabilità sui giornali per cose di cui io non sono minimamente a conoscenza. Capisco che ognuno riporta le notizie che le proprie fonti danno, ma gli ricordo, pur comprendendo e difendendo il diritto di cronaca, che chi fornisce queste informazioni sta commettendo il reato di rivelazione di segreto d’ufficio”.
Nel suo post Ferrandelli ribadisce “che la vicenda è coperta da segreto istruttorio e che io non sono assolutamente informato di niente” e sottolinea “Io firme false non ne ho mai raccolte nella mia vita. Ogni singola firma della mia vita ha valore di dignità e onestà. Non mi è mai passato per l’anticamera del cervello. Né ho mai avuto sentore potesse accadere all’interno del mio comitato, avendo totale fiducia nel mio staff e nella sua assoluta trasparenza. Per quanto riguarda le indagini ribadisco di essere completamente estraneo a questa ipotesi di reato, che per quello che leggo dagli articoli non dovrebbe riguardarmi nemmeno, nonostante mi sia stata attribuita la diretta responsabilità”.