“In Sicilia la raccolta differenziata finisce pari pari in discarica, questo è quello che abbiamo verificato due settimane fa, facendo un sopralluogo a Trapani che raccoglie i rifiuti di 21 comuni, compresa la parte umida. Mancano gli impianti di compostaggio e le discariche sono sature”. Lo dice Vilma Moronese (Commissione ambiente al Senato per il M5S) che ha depositato assieme ai suoi colleghi un’interrogazione al ministro Gianluca Galletti.
L’atto ispettivo – spiega – parte dagli atti dell’emergenza rifiuti in Sicilia (2009/2010), quando il governo nominò il presidente di Regione Raffaele Lombardo commissario delegato. Con una delibera Cipe furono stanziati 200 milioni a valere sui fondi Fas 2007-2013, l’obiettivo da raggiungere era il 35% di raccolta differenziata entro il 2011. Furono destinati oltre 90 milioni all’incremento del sistema impiantistico della frazione organica dei rifiuti provenienti dalla differenziata: “37 milioni dovevano essere impegnati per impianti a breve termine da completare entro il 2012 e circa 58 milioni per impianti a medio termine da completare entro il 2013; ma ad oggi nulla di tutto questo ci risulta. Chiediamo al ministro di intervenire e di farci sapere se e come siano stati spesi questi 90 milioni”.
“Vogliamo vederci chiaro su tutta la gestione dei rifiuti in Sicilia – commenta il portavoce del M5S Maurizio Santangelo, anch’egli sottoscrittore dell’interrogazione – La situazione è drammatica, la Sicilia non supera il 12% di raccolta differenziata“. Proprio pochi giorni fa si è concluso il 4° sondaggio de ilSicilia.it che ha decretato la vittoria del “Serve la differenziata in Sicilia”.
“In Sicilia abbiamo solo 15 impianti di compostaggio di cui a noi ne risultano attivi soltanto 8 e parzialmente funzionanti – commenta la deputata pentastellata siciliana Valentina Palmeri – . L’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) nel dicembre 2016 ha informato anche il ministro dell’Ambiente sull’incapacità della Regione”.