La nuova stagione del Teatro Biondo di Palermo (sala Grande) si apre stasera, ore 21, con Simone Cristicchi autore, insieme a Manfredi Rutelli, e interprete dello spettacolo “Il secondo figlio di Dio – Vita, morte e miracoli di David Lazzaretti“.
Il secondo figlio di Dio è ispirato alla vicenda incredibile, ma realmente accaduta, di David Lazzaretti, detto “Il Cristo dell’Amiata”: in cima a una montagna, davanti a una folla adorante di quattro mila persone, un uomo si proclama la reincarnazione di Gesù Cristo. È il luglio del 1878. L’inizio di una rivoluzione possibile, che avrebbe potuto cambiare il corso della storia.
Tra canzoni inedite e narrazione, il protagonista ricostruisce la parabola di Lazzaretti, da figlio di carrettiere a predicatore eretico con migliaia di seguaci; racconta il suo sogno, rivoluzionario per i tempi, culminato nella realizzazione della “Società delle Famiglie Cristiane”, una società più giusta, fondata sull’istruzione, la solidarietà e l’uguaglianza. Un proto-socialismo che sposa i principi del Vangelo delle origini, citato e studiato anche da Gramsci, Tolstoj e Padre Balducci.
Il “cantattore” Cristicchi racconta l’ultimo eretico Lazzaretti e un piccolo lembo di Toscana (Arcidosso e la Maremma grossetana), che diventa lo scenario di una domanda più grande, universale, che riguarda ognuno di noi: la possibilità di fondare una società nuova, più solidale, etica e giusta.
Quella terra così aspra e bella, che abitua i suoi figli alla durezza del lavoro ma anche all’idea di cooperazione, dove la natura sembra quasi resistere alla trasformazione in paesaggio, quella terra è certamente la coprotagonista nel racconto della straordinaria vicenda di David Lazzaretti. La storia di un’idea. La storia di un sogno.
Cristicchi è anche autore delle musiche, scritte insieme a Valter Sivilotti ed eseguite (in registrazione) da Marco Bianchi (chitarre e live looping), Andrea Musto (violoncello), Francesco Tirelli (percussioni), Sebastiano Zorza (fisarmonica) con il Coro Ensemble Magnificat di Caravaggio diretto da Massimo Grechi; le scene e i costumi sono di Domenico Franchi, le luci di Cesare Agoni.
Lo spettacolo è prodotto dal Centro Teatrale Bresciano e da Promo Music con la collaborazione di Mittelfest e Dueffel Music e diretto da Antonio Calenda.
Repliche fino a domenica 26 novembre.
- foto di scena di Tommaso Le Pera