“Negli ultimi due anni la crisi delle regioni del Nord Africa ha agevolato i flussi turistici verso l’Europa ed anche verso la Sicilia evidentemente. Ma senza una strategia ben precisa sul turismo non potremo ancora a lungo beneficiare delle “sventure” altrui”. Il monito arriva dal presidente emerito di Uftaa (Federazione mondiale degli Agenti di Viaggio), Mario Bevacqua, che evidenzia la necessità di una programmazione “a 360 gradi e per 12 mesi l’anno” delle politiche turistiche in Sicilia e lancia la proposta al presidente della Regione, Nello Musumeci, per l’istituzione di una “Authority del Turismo”.
“Turchia, Tunisia, Egitto, Marocco, e altri – spiega Bevacqua – stanno registrando degli aumenti in doppia cifra in termini di presenze turistiche e stanno superando il momento difficile grazie a delle politiche messe in atto dai loro Governi per recuperare ciò che era andato perduto. Non è una notizia incoraggiante per la Sicilia. Va anche considerato che questi territori non hanno limitazioni come quelle dei Paesi del Mercato Comune Europeo e possono permettersi di fare delle proposte in termini di agevolazioni agli operatori che noi non possiamo fare. Ciò significa ulteriore concorrenza mentre qui si naviga a vista. Il turismo è una materia trasversale e occorre coinvolgere tutti quanti per arrivare a una svolta complessiva, non si può continuare ad attendere 20 o 30 anni per una soluzione sulle ferrovie e per la viabilità. Occorre velocizzare i cantieri e i collegamenti: a luglio ed agosto le nostre infrastrutture, alla prova del gran pienone turistico, sono del tutto insufficienti e la politica del sole e mare non ci consente più di poter nascondere le carenze, i turisti le vedono e le soffrono, e decidono poi di spostarsi altrove negli anni successivi. Nelle nostre località turistiche si passa da 5 o 10 mila abitanti a 60 mila in estate e per ovviare ad alcuni disagi c’è sempre bisogno di aspettare i momenti particolari o persino le situazioni di emergenza”.
“Per fare funzionare tutto – evidenzia Bevacqua – occorre una cabina di regia, una Authority del Turismo, un comitato non pletorico ma operativo formato dai responsabili dei vari settori che confluiscono nel turismo. Agricoltura, beni culturali, infrastrutture, porti, aeroporti, strade, il territorio e l’ambiente sono tutti ambiti ed elementi che fanno parte di un unico prodotto. Ognuno esamini le cose dal suo punto di vista ma poi si prendano decisioni snelle per arginare le enormi perdite di tempo”.
“Altra questione da risolvere – aggiunge il presidente di Uftaa – è quella della continuità territoriale, va fatta una normativa che disciplini la materia. Non dobbiamo chiedere nulla allo Stato, parliamone direttamente con le compagnie. Per i siciliani un volo Catania-Roma deve poter costare 20 o 30 euro mentre oggi arriva ad oltre 200 euro. Bisogna trattare con le compagnie e stabilire prezzi moderati per i passeggeri. Non dobbiamo chiedere regali ma chiedere qualcosa di commercialmente valido, andando a fare chiarezza nel contesto della mobilità siciliana. La prima cosa da fare è mettere ordine. C’è un disegno di legge che sintetizzava le cose da fare, e allora lo si porti subito all’Ars e che venga data una indicazione chiara, così da spegnere i vari “focolai” rimasti irrisolti in tutti questi anni. L’abusivismo va controllato e occorre far rispettare le normative, altrimenti il danno poi è per tutti quanti, erariale per lo Stato che non percepisce la tassa di soggiorno ma anche per i privati che subiscono la concorrenza sleale. Una proposta su tutte: istituire una tessera unica per i musei regionali, una tessera cumulativa che consenta la fruizione integrata del patrimonio culturale siciliano. Questa e tante altre cose si possono e si devono fare, ma vanno sintetizzate e pianificate con una cabina di regia, remando tutti dalla stessa parte e verso l’obiettivo comune di valorizzare il nostro territorio nel miglior modo possibile”.