”Occorre pensare in modo organico a tutto il servizio, in tutta la Regione e rispetto a tutto il ciclo dei rifiuto, senza immaginare facili e pericolose scorciatoie che partano dai megainceneritori”. Lo dice il sindaco Leoluca Orlando che in questo modo rilancia il dibattito scaturito in questi giorni in seguito alle dichiarazioni fatte dal neo assessore regionale ai rifiuti, Vincenzo Figuccia.
Figuccia ha, infatti, manifestato la sua intenzione di valutare la possibilità di dotare la Sicilia di termovalorizzatori. A tal proposito aveva scritto anche un post provocatorio su Facebook col quale chiedeva agli utenti le loro opinioni: “meglio Brescia o Vienna pulite attraverso impianti e nuove tecnologie o Catania e Palermo ‘ngrasciate’ con le discariche e la differenziata con numeri da prefisso telefonico?”.
L’assessore ha poi precisato meglio la sua posizione, chiarendo che i termovalorizzatori non sono una priorità per il governo Musumeci e che si punterà molto sulla differenziata e sull’educazione civica nelle scuole.
Per Orlando la questione non ha una valenza solo ambientale, ma anche di carattere economico speculativa visto che la gestione dei rifiuti fa gola ai privati e alle mafie.”E’ un settore delicato quasi esplosivo – ha spiegato – per gli interessi milionari che gli gravitano attorno e per le ripercussioni che ha sulla vita dei cittadini e delle Amministrazioni pubbliche. Per questo è necessario che si esca finalmente dalla situazione di calamità istituzionale che lo ha caratterizzato negli ultimi anni, con scelte organiche e ponderate che valorizzino esperienze come quella palermitana, dove negli ultimi anni è stato ricostruito, dalle ceneri della fallimentare esperienza di Amia, un servizio pubblico in costante crescita in termini numerici e di qualità e che ha lasciato fuori dalla porta i grandi interessi dei gruppi privati, spesso paravento di interessi criminali e mafiosi”.