L’ultimo rinvio è arrivato qualche minuto fa: “Purtroppo ancora una volta, per l’ultima volta devo rinviare la seduta alle 12”. Il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è telegrafico nel comunicare all’aula semideserta la decisione.
Non c’è accordo quasi su nulla. La maggioranza prova a lanciare Alfio Papale e Giorgio Assenza per l’elezione dei questori, ma deve fare i conti con le ambizioni di Giovanni Bulla, il centrista che fece vedere la scheda dopo il voto a Miccicchè, in occasione dell’elezione del presidente dell’Ars, e con i mal di pancia che costituiscono, nella maggioranza che sostiene il governo Musumeci all’Ars, un viatico poco brillante per l’elezione dei presidenti delle commissioni.
Una serie di votazioni, che, ad accordo raggiunto, dovranno arrivare con la massima reattività, vista l’imminenza della fine dell’anno e l’esigenza di approvare l’esercizio provvisorio entro il 31 dicembre.
Il Pd non ha meno problemi. Dopo l’elezione a maggioranza del nuovo capogruppo Giuseppe Lupo, lo sfilacciamento dei due tronconi tra i sette deputati e l’area renziana, con AreaDem in stallo, non facilita le cose in chiave voto di aula.
Sono in corso riunioni tra gruppi di maggioranza, ma l’accordo, tanto per cambiare, ancora non c’è.
Alle 12, sostiene Miccichè, si voterà: “Chi c’è c’è”.