Bilancio annuale positivo per il Museo Regionale Interdisciplinare di Messina. Quando si è ormai alla conclusione del 2017 sono stati conteggiati nell’arco dei dodici mesi ben 40.000 visitatori. Ingressi aumentati in termini significativi durante l’estate, a seguito della conclusione dei lavori di ristrutturazione e adeguamento tecnologico. Il picco massimo di 1.000 visitatori si è raggiunto nel corso delle domeniche a ingresso gratuito. Lo scorso 17 giugno, con oltre 3.500 messinesi presenti al taglio del nastro, si è celebrata l’apertura integrale del Museo, che adesso può contare su 4.500 mq di spazio espositivo. Obiettivo raggiunto, quindi, per l‘Assessorato Regionale dei Beni Culturali e per la direzione del Museo Regionale di Messina che, in occasione del varo dei primi spazi museali (2000 mq), il 9 dicembre 2016, avevano espresso la volontà di portare a termini i lavori di rinnovamento della struttura. Il dato delle 40 mila presenze del Museo rappresenta in modo simbolico anche un risultato che scaccia la crisi, almeno in questo contesto, mentre Messina continua a vivere un momento complessivamente difficile.
Gli interventi di adeguamento tecnologico e di integrazione e completamento dell’allestimento sono iniziati nel 2013 e hanno portato, nel corso di quest’anno, non solo a rendere il sito fruibile e sicuro, ma anche a conseguire la certificazione finale del comando dei vigili del fuoco. La struttura, inoltre, adesso dispone di sofisticati sistemi di climatizzazione e di allarme. Grazie all’implementazione delle superfici espositive l’offerta è finalmente commisurata all’effettiva entità del patrimonio custodito dalla struttura (oltre 700 le opere distribuite nei percorsi archeologico e medievale moderno dal III sec. a.C alle soglie del XX) e come è stato rilevato dai media e le autorità internazionali del settore (Salvatore Settis, Sylvain Lavaissiere, Conservatore del Louvre, Daniel Weiss, Presidente e CEO del Metropolitan Museum di New York fra gli altri) venuti in visita si apparenta alle più importanti realtà museali anche per la qualità cosmopolita della raccolta.
Di grande interesse anche la contestuale riconversione della sede storica della Filanda adibita ad eventi temporanei, suggellata dal successo della mostra, conclusa il 5 marzo scorso, Mediterraneo Luoghi e Miti Capolavori del Mart, fra le più significative rassegne d’arte moderna e contemporanea mai realizzate in Sicilia, mentre la serie di iniziative di grande attrattività come l’adesione alle Vie dei Tesori (23 settembre), alla giornata del Famu (8 ottobre), alla giornata Arte & Scienza Arar, il rapporto produttivo con le scuole attraverso il corso di aggiornamento per i docenti e le guide, dedicato nel 2017 a “Il clima culturale intorno alla figura di Antonello da Messina”, i tanti progetti di alternanza scuola lavoro, i tirocini universitari, la speciale attenzione per i fruitori diversamente abili attraverso accordi con le Associazioni messinesi impegnate nel sociale, la concessione dei locali per manifestazioni di grande prestigio hanno contribuito ad una crescente affermazione della struttura, meta sempre più privilegiata negli itinerari turistico culturali.